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Paolini: «Gravi le denunce di Occhiuto Ora riferisca in Consiglio su quanto accaduto»

COSENZA Lo scontro è tutto interno alla maggioranza di centrodestra (da una parte il sindaco Mario Occhiuto, dall`altra l`ex vicesindaco Katia Gentile) ma non per questo l`opposizione si sente tagl…

Pubblicato il: 13/01/2014 – 19:02
Paolini: «Gravi le denunce di Occhiuto Ora riferisca in Consiglio su quanto accaduto»

COSENZA Lo scontro è tutto interno alla maggioranza di centrodestra (da una parte il sindaco Mario Occhiuto, dall`altra l`ex vicesindaco Katia Gentile) ma non per questo l`opposizione si sente tagliata fuori. Dopo il democrat Marco Ambrogio, questa volta tocca all`ex candidato a primo cittadino Enzo Paolini. «Le affermazioni del sindaco – afferma Paolini – in merito alle pressioni e ai condizionamenti subiti dagli uffici comunali relativamente a concessioni, autorizzazioni, appalti e favoritismi sono di una gravità unica. Invocare l’intervento della magistratura per fare luce su pratiche riguardanti il governo della città che implicherebbero addirittura infiltrazioni mafiose non è problema di ordinaria amministrazione».
Per l`esponente del Pse «la prima domanda che viene a porsi è perché mai il sindaco Occhiuto denuncia soltanto ora condizionamenti e pressioni che evidentemente ha passivamente subito senza reagire per come avrebbe dovuto. Se comportamenti illegittimi ci sono stati, il sindaco Occhiuto li ha coperti col suo silenzio. Non solo è venuto meno ai suoi doveri istituzionali ma ha tradito la fiducia dei cosentini che gli hanno affidato la guida della città».
Paolini fa riferimento alle accuse rivolte dalla Gentile ad Occhiuto per spiegare che «se troveranno fondamento le accuse rivolte a Occhiuto per come ha gestito fino ad oggi l’appalto e i lavori di Piazza Bilotti vorrà dire che siamo stati facili profeti quando per primi abbiamo denunciato irregolarità e violazioni di legge. A leggere quanto ampiamente pubblicato dagli organi di informazione siamo in presenza di denunce e accuse incrociate che non possono lasciare indifferente non solo la Procura, che già aveva avviato indagini sulle procedure seguite nei lavori di piazza Bilotti, ma chiamano direttamente in causa il prefetto che istituzionalmente è chiamato a sovrintendere e controllare l’operato delle amministrazioni comunali».
La vicenda, ovviamente, non ha solo contorni giudiziari ma è anche politica e, dunque, Paolini invita il sindaco a venire a riferire in consiglio comunale: «La città è turbata e perplessa. Oggettivamente tardiva si configura la reazione di Occhiuto se mai ha subito pressioni e condizionamenti. Nella più benevola delle ipotesi è stato omissivo e per niente all’altezza del coraggio che avrebbe dovuto avere. Proporsi poi di lottare insieme a movimenti antagonisti impegnati in città contro il malaffare e la mala politica rivela una supponenza del tutto spropositata se si tiene conto delle accuse che gli sono state mosse». (0030)

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