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ARSENALE | Lo sapeva dal 9 gennaio Ora Scopelliti evoca la guerra civile

“E` vero che la Calabria può offrire un contributo contro le armi chimiche e per la pace nel mondo, ma è anche vero che così facendo si rischia di portare alla guerra civile un territorio”: lo affe…

Pubblicato il: 16/01/2014 – 12:41
ARSENALE | Lo sapeva dal 9 gennaio Ora Scopelliti evoca la guerra civile

“E` vero che la Calabria può offrire un contributo contro le armi chimiche e per la pace nel mondo, ma è anche vero che così facendo si rischia di portare alla guerra civile un territorio”: lo afferma il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, in merito al trasbordo nel porto di Gioia Tauro delle armi chimiche dalla Siria. Inoltre, “Letta e Bonino hanno grandi responsabilità su quanto sta accadendo nella nostra terra. Avrebbero dovuto coinvolgere le istituzioni locali”. In via riservatissima, in realtà, il governatore ne era stato informato il 9 gennaio, ma la notizia non era stata diffusa. Il trasbordo di armi chimiche a Gioia Tauro avverrà «speriamo all`inizio di febbraio, in ogni caso entro la prima metà del mese. E la distruzione nei successivi due mesi». Lo ha detto il direttore generale dell`Opac, Ahmet Uzumcu, davanti alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. L`operazione di trasbordo delle armi chimiche siriane in Italia è «singola, non si ripeterà», ha detto ancora Uzumcu, che ha ribadito come «gettare in mare le sostanze chimiche è espressamente proibito dalla nostra convenzione sulle armi chimiche».
Nei giorni scorsi la notizia – data in esclusiva dal sito del Corriere della Calabria – era trapelata assieme alla motivazione neanche troppo sottesa della scarsa propensione alla protesta del territorio.
Il ministro degli Esteri Emma Bonino ieri aveva spiegato che il nome sarebbe stato annunciato oggi alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato alle 14,15 nella Sala del Mappamondo: puntualmente, la conferma è arrivata nel primo pomeriggio dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi alle commissioni riunite.
Le armi chimiche si trovano attualmente depositate in circa 1.500 container sulla nave danese che farà scalo a Gioia Tauro e poi saranno trasbordate sulla nave Cape Ray. A dicembre, come diversi altri paesi, l`Italia aveva offerto un suo porto per il trasbordo delle armi chimiche siriane da distruggere in base agli accordi statuiti sotto l`egida dell`Organizzazione per la messa al bando delle armi chimiche (Opac).
Secondo il ministro degli Esteri Emma Bonino, si tratta – come riporta il sito di Repubblica – del «disarmo più importante degli ultimi 10 anni». Intervistata da Rainews24 il 18 dicembre, il numero uno della Farnesina aveva detto: «Mi auguro che non si faranno polemiche per degli impegni internazionali che il paese si deve assumere, e che le forze politiche si comportino con il necessario decoro». A inizio gennaio, Sigrid Kaag, coordinatrice della missione dell`organizzazione per la messa al bando delle armi chimiche in Siria, si è detta  moderatamente ottimista sul rispetto della scadenza del 30 giugno come data ultima per la distruzione di tutti gli arsenali chimici siriani.
In precedenza la stessa Opac aveva chiesto alla Siria di intensificare gli sforzi per la distruzione dei suoi arsenali, dopo che Damasco aveva annunciato un ritardo nel trasferimento fuori dal paese di alcuni agenti chimici; Kaag ha spiegato che «non esiste alcun motivo di pensare che vi saranno dei ritardi” rispetto alla data del 30 giugno, pur ricordando come la Siria rimanga «un Paese in guerra dove la situazione della sicurezza può cambiare da un giorno all`altro».
«Oggi arriveranno in Italia 1200 tonnellate di armi chimiche dalla Siria ed il ministro Bonino si presenterà in Parlamento solo per comunicare la scelta dello scalo che ospiterà l`arsenale». Così Ignazio Messina, segretario nazionale dell`Idv, preannunciando «presìdi del partito presso i porti interessati». Secondo Messina, l`Italia non dovrebbe concedere i suoi porti, «mettendo a rischio la salute dei cittadini. A livello internazionale – ha commentato – non abbiamo peso». Appuntamento alle 18,30 all`imbocco del porto calabrese con un gruppo di dirigenti del partito.
«Non conosciamo ancora i dettagli dell`operazione, ma possiamo garantire che sarà svolta sulla base dei massimi requisiti di sicurezza e con tutte le prescrizioni che verranno elaborate dagli organi preposti». Lo dice all`Ansa la Contship, società concessionaria del terminal container di Gioia Tauro. (0070)

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