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Il Cirò `A Vita fra i 20 vini segnalati dal New York Times

Francesco De Franco è un vignaiolo militante. Con la moglie Laura, friulana, è l`artefice di una doppia sfida: emigrato di ritorno, o meglio doppiamente emigrante, è infatti tornato nel fazzoletto …

Pubblicato il: 16/01/2014 – 17:05
Il Cirò `A Vita fra i 20 vini segnalati dal New York Times

Francesco De Franco è un vignaiolo militante. Con la moglie Laura, friulana, è l`artefice di una doppia sfida: emigrato di ritorno, o meglio doppiamente emigrante, è infatti tornato nel fazzoletto di terra di famiglia lungo la statale 106 per produrre vini biologici. Superando una iniziale ritrosia di ristoratori e fornitori, ma incassando un gradimento crescente tra i consumatori che, intanto, sono diventati tifosi. In queste ore si esulta per la migliore “befana” per il 2014, come commentano adesso dall`azienda cirotana: essere inseriti nella ambitissima selezione su scala mondiale dei migliori vini dell`anno sul New York Times, testata sul cui prestigio (anche in campo enogastronomico) e sulla cui visibilità è inutile soffermarsi. `A Vita Cirò Rosso Classico Superiore 2010 figura infatti tra le 20 etichette accomunate dal prezzo (20 $ o giù di lì) e da un certo gusto «avventuroso»: più ancora del Dolcetto d`Alba, del bianco siciliano e dei due rossi – uno piemontese l`altro veneto – che con `A Vita rappresentano l`Italia nella ristrettissima classifica del Nyt, il Cirò di De Franco rappresenta il prototipo di quel genere di «prodotti che arrivano da posti poco noti, sono fatti con vitigni sconosciuti o riflettono uno stile particolare. Sono deliziosi testimoni – come scrive Eric Asimov – della bontà dei vini inesplorati». Asimov, che oltre a essere un critico è un amante delle nicchie scavate dalle tradizioni, racconta di conoscere il Savuto (altro vino storico della Calabria) ma di non aver mai sentito parlare prima del Cirò: «Ero eccitato dal dover provare questo vino fatto con l`antico vitigno Gaglioppo. Si è rivelato sorprendentemente delicato ma anche profondamente tannico». Consiglia di lasciarlo “aprire” in un decanter qualche ora prima di consumarlo, poi lo definisce «pastoso e dal sapore di nocciola» ma capace di sprigionare «profumi di rosa appassita». Abbinamento consigliato? Carni grasse.  
È l`ultima soddisfazione per Francesco e Laura, un enologo e un’operatrice culturale «uniti dalla passione per la natura e l`arte» che si presentano così: «Per noi essere vignaioli significa agire con responsabilità sul territorio, favorire la biodiversità, rispettare i tempi lenti propri dell`agricoltura». Anche per questo, spesso De Franco critica la deriva che vuole i Cirò – spesso non proprio terroir – anche nella grande distribuzione. Piccolo è bello, sembra il motto dell`azienda. E il successo riscosso in occasione di fiere e premi, oltre che le citazioni nelle guide e nei blog più accreditati, è lì a testimoniarlo. Ora anche negli States è #gaglioppopower, come ha commentato qualcuno sui social. (0070)

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