Forza Italia-Scopelliti, il confronto è soft

CATANZARO «Come è andata? Diciamo che è stato usato molto il fioretto e pochissimo la spada». La battuta strappata a uno dei big di Forza Italia riassume bene l`esito dell`incontro avuto tra una delegazione del partito di Berlusconi (Santelli, Galati, Nicolò, Morrone e Mancini) e Peppe Scopelliti. Due ore a Palazzo Alemanni, subito dopo pranzo, per gettare le basi in vista di un confronto che dovrà diventare «sempre più serrato». Nell`happening odierno si è fatto ampio ricorso al politichese e l`argomento rimpasto non sarebbe stato per nulla trattato. «La gente ci chiede altro – conferma un altro dei protagonisti del vertice – e noi non possiamo perderci dietro discussioni che non verrebbero per nulla comprese». Ciò non significa che la richiesta degli azzurri di avere un «maggiore peso» all`interno della giunta regionale sia stata accantonata. Se ne riparlerà, magari a breve, nell`altro incontro in programma nei prossimi dieci giorni.
Oggi diciamo che c`è stato il primo contatto. I berluscones hanno ribadito al governatore la necessità di mettere a punto un`agenda di priorità per «affrontare al meglio» gli ultimi 15 mesi di legislatura. Occhi puntati soprattutto sulle criticità: Sanità e Ambiente in primis. Scopelliti ha preso nota degli interventi e si è detto «disponibile» a verificare assieme ai dirigenti forzisti gli eventuali errori da correggere. Un modo per prendere tempo, studiare le contromosse ma soprattutto per mantenere aperto il canale della comunicazione con quello che è diventato il più consistente partito della maggioranza.
Nel confronto di oggi ha fatto irruzione, ma non poteva essere diversamente, la vicenda legata all`arrivo di armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro. Dalla Santelli e dagli altri dirigenti di Forza Italia è arrivata la netta contrarietà alla scelta del governo Letta-Alfano. Scopelliti, che pure sarebbe stato preventivamente messo al corrente della questione, ha cercato di aggirare l`ostacolo, scaricando ogni responsabilità su Palazzo Chigi: «Se il governo vorrà dialogare con la Regione dovrà avviare anche un tavolo coinvolgendo esperti internazionali e facendo chiarezza con tutte le istituzioni locali. In quel tavolo si dovrà discutere di tutto ciò che è necessario per dare una risposta alla Calabria. Se qualcuno vorrà parlare con i calabresi e con la Calabria non basterà più soltanto chiarire solo in termini di sicurezza. A quel tavolo saranno fatte da parte nostra ulteriori proposte rispetto ad una mancanza di correttezza che il governo ha messo in campo nei confronti di questo territorio».
Tornando alle questioni più politiche c`è da dire che in Forza Italia convivono sempre due correnti di pensiero a riguardo del rimpasto. Quella più oltranzista spinge per un azzeramento completo dell`esecutivo, quella più dialogante mira a requilibrio dei rapporti di forza. In ogni caso, si punta alla vicepresidenza attualmente detenuta da Antonella Stasi.