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Scopelliti provoca: «Il terremoto del 1908? È colpa mia»

SCILLA «Mi assumo la responsabilità del terremoto del 1908. È colpa mia». Il governatore Peppe Scopelliti sembra proprio in vena di provocazioni. L`occasione per dare sfoggio del suo sarcasmo è for…

Pubblicato il: 18/01/2014 – 16:03
Scopelliti provoca: «Il terremoto del 1908? È colpa mia»

SCILLA «Mi assumo la responsabilità del terremoto del 1908. È colpa mia». Il governatore Peppe Scopelliti sembra proprio in vena di provocazioni. L`occasione per dare sfoggio del suo sarcasmo è fornita dalle polemiche sorte all`indomani dell`inaugurazione del primo centro regionale di fecondazione assistita, celebrata ieri nell`ex ospedale di Scilla, oggi casa della salute. La nascita della nuova struttura ha fatto storcere il naso a molti, soprattutto al parroco della cittadina dello Stretto, don Francesco Cuzzocrea, che in post su Facebook ha stigmatizzato la scelta del governatore e commissario ad acta alla Sanità: «A Scilla ora abbiamo dove si fabbricano i bambini ma non abbiamo dove farli nascere, dove curarli…e neppure sappiamo come crescerli (paradossi Scopellitiani)». Nel giro di poche ore il profilo dell`arciprete è stato inondato di commenti, la maggior parte favorevoli alle sue posizioni. Uno, in particolare, risalta più degli altri: quello dello stesso presidente della giunta regionale, che usa parole al fulmicotone contro Cuzzocrea: «Caro don Francesco, li facciamo nascere e curare in luoghi e strutture più sicure. Dovrebbe esserne contento, non ho mai letto un suo post sui politici che assumevano negli ospedali mogli, compari e mafiosi portando la sanità al degrado. In quanto al progetto, chieda alle migliaia di coppie calabresi che, ormai da anni, si rivolgono a strutture private fuori regione, spendendo migliaia e migliaia di euro, nel tentativo legittimo di diventare genitori». Poi la chiosa sardonica: «Sulla crescita dei nostri ragazzi mi assumo tutte le responsabilità ed anche sul terremoto del 1908. È anche colpa mia. Anzi, è colpa mia».
Don Francesco non ci sta, e rincara la dose: «Visto che è stato così immediato a rispondere a una legittima opinione, provi a rispondere alla mia lettera aperta dell`anno scorso per le questioni di sua competenza e dica alla sua segreteria di ricevere un parroco che aspetta di parlarle dal 2011 per cose che riguardano la comunità». Finita? Neanche per sogno. Scopelliti, nell`inedita veste di mangiapreti, replica senza timori reverenziali di sorta: «Ecco, adesso capisco. Tutto il mondo è paese. La farò contattare prossimamente». Insomma, un terremoto. (0040)

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