Gasparri "riabilita" Misaggi: «Siamo in debito con lui»

CATANZARO A guardare la sala stracolma della Provincia di Catanzaro appare chiaro che la scissione non ha intaccato il radicamento di Forza Italia nel capoluogo. Un vero bagno di folla ha salutato la prima uscita pubblica nel capoluogo della nuova coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli. Il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, torna a Roma con ottime notizie: il centrodestra calabrese ha perso qualche pezzo, ma, per usare le sue parole, «i voti ce li abbiamo noi».
Nell`entusiasmo generale ci si sbottona anche sulle prossime Regionali. Il primo a parlare è l`ex parlamentare Michele Traversa, che dopo un periodo di assenza, viene salutato da un affettuoso applauso. Lo spirito combattivo è intatto: «Scopelliti potrebbe presto lasciare la Regione per il Parlamento europeo, noi dobbiamo essere pronti con una valida alternativa. Accanto a me ce ne sono due già pronte per prendere il suo posto: Wanda Ferro e Jole Santelli». Ma nella corsa a Palazzo Alemanni sembra accreditarsi un altro candidato: il medico di “mamma Rosa”, Bernardo Misaggi. A lui fu preferito nel 2010 Giuseppe Scopelliti e oggi Gasparri, salutandolo dal palco, avverte: «Misaggi è in credito per alcune vecchie valutazioni, è un discorso che riprenderemo». Tra presidenti in pectore, in platea c`è anche chi sulla poltrona da governatore si è già accomodato, Giuseppe Chiaravalloti. Vecchie e nuove facce del centrodestra catanzarese fanno quadrato, unità ripetono dal palco i “colonnelli”.
I messaggi tutt`altro che velati sono tutti per gli amici – nemici di Ncd. È Wanda Ferro a dar fuoco alle polveri: «Non c`è centrodestra al di fuori di Forza Italia». Frecciata ancor piu` diretta per il governatore arriva dal sindaco Sergio Abramo: «Ogni giorno ci interfacciamo con la Regione, ma abbiamo difficoltà nel ricevere risposte su argomenti importanti. Serve cambiare passo». È, invece, l`assessore regionale Domenico Tallini a fare da pontiere: «Molti amici si sono già pentiti di una scelta fatta forse per troppa fedeltà al presidente Scopelliti. Dobbiamo lavorare tutti per riportarli a casa». La Santelli accoglie l`invito ma fissa i paletti: «Porte aperte per tutti, ma questa volta non prenderemo tutti». Dopo quasi due ore, la sala è ancora piena quando inizia a parlare Gasparri. L`esordio non è dei migliori saluta i «due sindaci di Catanzaro e Cosenza», ma in sala c`è Roberto Occhiuto e non Mario. La platea gli perdona l`errore ed esplode in un fragoroso applauso quando il parlamentare arringa: «Fallirà chi si chiama centrodestra e fa da camierere al centrosinistra». (0030)