VIBO VALENTIA Il giudice per le udienze preliminari distrettuale di Catanzaro Giuseppe Perri ha fissato per il 17 febbraio la prima udienza preliminare per i 46 indagati nel procedimento “Purgatorio-Black Money-Overseas” contro la cosca della `ndrangheta dei Mancuso di Limbadi, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, estorsioni, minacce e detenzione di armi. Fra i principali indagati ci sono i boss Pantaleone, detto “vetrinetta”, ed Antonio Mancuso, Giuseppe Mancuso (figlio del primo), Antonio Maccarone (genero di Pantaleone Mancuso), Giovanni Mancuso (fratello di Pantaleone e Antonio), Pantaleone Mancuso, alias “Scarpuni”, Agostino Papaianni, Orazio Cicerone (nipote di Antonio Mancuso), Gaetano Muscia, Mario De Rito, Giovanni D`Aloi, Nunzio Callà (latitante), tutti del Vibonese.
Rischiano il processo anche i commercialisti di Catanzaro Ercole Palasciano e Giuseppe Ierace e gli imprenditori vibonesi Antonino Castagna, Domenico De Lorenzo, Antonio Mamone e Antonio Prestia (entrambi costruttori), Alberto Caputo di Lamezia Terme e Antonio Velardo di Napoli (latitante). L`inchiesta coordinata nel 2012 dalla Dda di Catanzaro aveva anche condotto, parallelamente, all`invio delle commissioni di accesso agli atti nei comuni di Limbadi, Joppolo e Ricadi.
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