Le preferenze dividono Laratta da Franceschini

LAMEZIA TERME Chi lo avrebbe mai detto: Franco Laratta che dissente da Dario Franceschini. Questa volta è l`utilizzo o meno delle preferenze a dividere l`ex deputato calabrese del Pd dal suo riferimento romano. Franceschini nelle scorse ore si è schierato apertamente con l`Italicum, il progetto di nuova legge elettorale concordato tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi e, di conseguenza, contro la reintroduzione delle preferenze: «Vedo che sono diventate improvvisamente popolarissime – ha sottolineato parlando con i cronisti alla Camera – ma oggi sarebbe un errore enorme reintrodurle». Il ministro spiega che «farebbero quasi certamente saltare l’intesa raggiunta» e parla anche di «danni al sistema politico e alla sua trasparenza» perché «farebbero aumentare a dismisura i costi delle campagne elettorali dei singoli candidati, con tutti i rischi connessi, e non sempre porterebbero in Parlamento i migliori e comunque lo priverebbero della presenza di competenze e professionalità indispensabili».
Opinioni opposte rispetto a quelle espresse sempre oggi, ma a Cosenza, da Laratta: «La gente vuole tornare a scegliere, perché non ha mai accettato il modo indecente con cui sono state composte le liste dei parlamentari con il Porcellum, perché ha voglia di contribuire ad un forte e reale cambiamento. Io non sfiderei quest`ondata popolare che chiede a gran voce il ritorno delle preferenze. Perché si rischierebbe una imprevedibile protesta elettorale. Perché aumenterebbero ancora di più l`antipolitica e il qualunquismo».
Per Laratta c`è il rischio «di eleggere un Parlamento inviso alla maggioranza del corpo elettorale. Per tutto questo, meglio restituire ai cittadini il diritto-dovere di scegliere gli eletti in parlamento. Con 1-2-3 preferenze. Ma diamogli questo diritto». (0030)