Italicum, caos collegi in Calabria

CATANZARO Se su premio di maggioranza e soglie di sbarramento c’è accordo tra Renzi e Berlusconi, a dividere Pd e Forza Italia c’è il disegno dei nuovi collegi elettorali. La tabella di ripartizione delle circoscrizioni, allegata al testo unificato in discussione nella commissione Affari costituzionali della Camera, sta facendo infuriare più di un parlamentare. «Assisteremo a lotte fratricide e alla fine di lunghi sodalizi», assicura un deputato di lungo corso. È certo, comunque, che gli sherpa dei due partiti si sono messi già al lavoro per tentare di modificare qualcosa. E alla fine, nel nuovo accordo tra i due maggiori partiti di centrodestra e centrosinistra, è compreso anche il passaggio in cui si dice che il Parlamento affiderà al governo la delega per definire i nuovi collegi. L`esecutivo però avrà solo 45 giorni di tempo per terminare il lavoro o la materia passerà al Parlamento. Dunque Forza Italia “cede” sull`intervento del governo, come chiedevano Pd e Nuovo centrodestra, ma ottiene in cambio tempi contingentati, in modo da rendere possibili eventuali elezioni anticipate prima dell`estate.

IL PROGETTO ORIGINARIO Le tabelle arrivate nelle scorse ore in commissione Affari costituzionali hanno disegnato una mappa di circoscrizioni indigesta a senatori e deputati perché mette in discussione feudi elettorali, unisce territori disomogenei – il criterio scelto è quello dei 400mila abitanti a collegio – e addirittura province diverse. In Calabria sarebbero cinque i collegi per la Camera. In ognuno di essi si dovrebbero eleggere 4 deputati considerato che alle ultime elezioni politiche questa regione ha inviato a Montecitorio 20 rappresentanti.
La circoscrizione 127 mette assieme Locri, Reggio Calabria e Villa San Giovanni e qui la sfida diventa interessante all’interno del centrodestra tra i rappresentanti di Forza Italia e quelli di Nuovo centrodestra ovvero gli amici diventati nemici. Immaginate gli uni fare campagna elettorale nei paesi degli altri?
Ancora più complicato il quadro nella circoscrizione 128 che mette assieme tre province Palmi e Siderno (Reggio Calabria), Soverato (Catanzaro) e Vibo Valentia. Per non parlare di quella 129 dove Isola Capo Rizzuto viene inserita nel collegio di Catanzaro e Lamezia Terme. Giusto per capirci, uno come Pino Galati (deputato di Forza Italia originario della città della Piana) dovrà impegnarsi a trovare consensi anche nell’area sud della provincia di Crotone. Il resto del territorio pitagorico (Crotone e i centri a nord del capoluogo) è stato inserito nella circoscrizione 130, che comprende pure Rossano e Corigliano Calabro. Un maxi collegio della Sibaritide, insomma, in cui non mancheranno scontri inediti. Per non parlare poi del collegio 131, quello che ricomprende Castrovillari, Cosenza, Paola e Rende. I posti a disposizione sono sempre 4 e gli uscenti – senza contare gli aspiranti – sono già in numero superiore: Barbanti (M5S), Santelli (Fi), Bruno Bossio, Covello e Magorno (Pd), Aiello (Sel).
E si guarda la tabella del Senato gli abbinamenti sono ancora più clamorosi. I collegi disegnati (in entrambi si eleggebbero 5 senatori) per la Calabria sono soltanto due: nel primo vengono messe assieme le province di Cosenza e Crotone; nell’altro quelle di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. (0090)

Le circoscrizioni