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Serra, sospesa la protesta dell`imprenditore che si era incatenato in municipio

SERRA SAN BRUNO C`è voluta una lunga riunione in Prefettura a Vibo per convincere Mimmo De Paola a interrompere lo sciopero della fame. L`imprenditore serrese, titolare di un agriturismo, era incat…

Pubblicato il: 31/01/2014 – 19:26
Serra, sospesa la protesta dell`imprenditore che si era incatenato in municipio

SERRA SAN BRUNO C`è voluta una lunga riunione in Prefettura a Vibo per convincere Mimmo De Paola a interrompere lo sciopero della fame. L`imprenditore serrese, titolare di un agriturismo, era incatenato da ieri mattina all`interno del municipio per protestare contro il mancato pagamento dei servizi erogati dalla sua struttura, “Il Fondo dei baroni”, che su richiesta del Comune aveva ospitato per diversi mesi – da settembre 2012 a marzo 2013 – 26 studenti egiziani arrivati a Serra nell`ambito del progetto “Pitagora mundus”, promosso dalla Regione e dall`Iscapi (Istituto Calabrese di politiche internazionali, soggetto attuatore). Su oltre 4mila servizi di pernottamento erogati, finora solo 1000 sono stati pagati al “Fondo dei baroni”, circostanza che ha esposto l`azienda a un sovraindebitamento e che potrebbe costringere il titolare a licenziare i dipendenti. Da qui il rimpallo di responsabilità tra Comune e Iscapi che ha generato la protesta in municipio, motivata dal fatto che il Comune non avrebbe mantenuto l`impegno – siglato di fronte al capitano dei carabinieri di Serra, in rappresentanza del prefetto – di trasferire ad Iscapi le somme stabilite. All`incontro di oggi pomeriggio, presieduto dal capo di gabinetto della Prefettura, Anna Aurora Colosimo, hanno partecipato, oltre a De Paola, il sindaco di Serra, Bruno Rosi, e il presidente di Iscapi, Salvatore La Porta. Si è convenuto che il Comune di Serra, che a detta del sindaco aveva inserito la somma necessaria nel bilancio pluriennale 2013-2015, si impegni a prevedere tali somme nel bilancio di previsione 2014, che andrà approvato in giunta entro il 10 febbraio e portato in consiglio entro i venti giorni successivi, in modo tale da procedere «nell`immediatezza» al pagamento ad Iscapi o, se possibile, direttamente all`imprenditore. Il presidente di Iscapi, a sua volta, si è impegnato a richiedere alle banche una linea di credito per anticipare una somma all`imprenditore che potrà così far fronte alle esigenze più impellenti.

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