Casini (ri)porta l`Udc a destra Scopelliti esulta, Occhiuto gongola

LAMEZIA TERME Pierferdinando Casini dichiara «morto» il terzo polo e apre nuovamente la porta a un`alleanza con Forza Italia ma soprattutto con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Il leader dell`Udc, con un`intervista a Repubblica, invita i suoi a rimettersi nuovamente al lavoro per costruire il cantiere del Ppe. «Io per costruire il centro – sono le parole dell`ex presidente della Camera – ho rischiato, ho rotto con Berlusconi e sono passato all`opposizione. Poi ho combattuto accanto a Monti, mettendoci la faccia da solo, mentre Berlusconi e Bersani, che pure governavano con noi, si sono defilati. Ma la sera delle elezioni ci siamo accorti che il nostro terzo polo era evaporato. Anzi, l`aveva fatto Grillo». La sortita di Casini arriva a sorpresa soprattutto se si considera che i centristi nelle prossime settimane celebreranno il loro congresso nazionale con l`obiettivo proprio di ritrovare una rotta dopo la batosta elettorale dello scorso anno. E tuttavia l`accelerazione del leader non coglie impreparati i dirigenti calabresi, che si trovano impegnati con ruoli di primo piano nella giunta regionale di centrodestra. C`è chi farà (come il presidente del Consiglio Franco Talarico) i salti di gioia perché conferma che l`alleanza tutta calabrese con il centrodestra non subirà scossoni, chi la prenderà con meno entusiasmo, ma in ogni caso questa nuova virata a destra è un toccasana (considerate le tensioni che attraversano il suo rapporto con Forza Italia) per il governatore Peppe Scopelliti. Che non ha perso tempo per esprimere la sua soddisfazione dopo le parole di Casini: «Sono felice per questa sua scelta e credo che riusciremo sicuramente a fare meglio, in Calabria e altrove, nella costruzione di un centrodestra moderno e capace di intercettare i bisogni e le aspettative del Paese».
Possono festeggiare per questa nuova linea impressa all`Udc da Casini anche i fratelli Mario e Roberto Occhiuto. Nelle scorse settimane avevano strappato con lo Scudocrociato per correre tra le braccia del Cavaliere e iniziare a lavorare per la costruzione di una nuova coalizione dei moderati. «Venditti cantava – è il commento di un dirigente di primo piano del centrodestra calabrese – che “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Direi che è la metafora che più calzante per questa nuova situazione». Chissà se gli Occhiuto la pensano allo stesso modo.