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Scopelliti: «Ho ricevuto minacce in una lettera»

«Se uno ha paura ha l`obbligo di mettersi da parte. Credo che l`idea di rappresentare le istituzioni libera e disinvolta possa essere un problema per tanti. Tutte le volte che ho subito minacce ho …

Pubblicato il: 04/02/2014 – 17:35
Scopelliti: «Ho ricevuto minacce in una lettera»

«Se uno ha paura ha l`obbligo di mettersi da parte. Credo che l`idea di rappresentare le istituzioni libera e disinvolta possa essere un problema per tanti. Tutte le volte che ho subito minacce ho poi cominciato una fase di riflessione, ma non mi sono mai preoccupato in maniera eccessiva e non ho mai dato segnali di inquietudine e preoccupazione». Lo ha riferito oggi il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti nel corso di un forum all`Ansa a Roma. «La mafia e la sua cultura – ha aggiunto – si nutrono proprio delle debolezze dell`uomo, ma ho sempre avvertito la vicinanza delle istituzioni che però avrei gradito ci fossero anche in altri momenti». In questi giorni «ho ricevuto una lettera minatoria che coinvolge anche la mia famiglia – ha sottolineato ancora il governatore – ma tutte le precauzioni del caso sono state prese dalle forze dell`ordine. Si tratta di un fatto grave che alza il livello della pressione nei miei confronti da parte di ambienti criminali che tentano di condizionare le mie scelte ed il mio operato».
Il governatore è tornato poi sulla questione dell`arsenale che dalla Siria dovrebbe transitare al porto calabrese di Gioia Tauro: «Condivido pienamente il concetto che il governo non ha dimostrato grande autorevolezza nei confronti delle realtà regionali e locali. In ogni caso noi abbiamo chiesto certezze sulle armi sulla loro pericolosità, ma ci è stato detto che questa può essere considerata un`operazione di routine. Coglierei questa occasione – ha aggiunto il governatore – per aprire un`altra partita sul porto, che viene definito un approdo sicuro e già questo è un messaggio a mio modo di vedere vincente. Sull`arrivo delle navi, ha spiegato – non ho ancora avuto dei dati». Secondo quanto si è appreso, la lettera di minacce cui ha fatto riferimento il presidente Scopelliti è stata recapitata al governatore via posta venerdì scorso al consiglio regionale durante l`ultima seduta. La missiva è stata consegnata immediatamente alle forze dell`ordine ed al prefetto di Reggio Calabria.

LE STRATEGIE SU GIOIA TAURO Sempre su Gioia Tauro, Scopelliti ha criticato l`operato di Rfi: «Questo è un porto che grazie al sistema di trasporto su gomma e su ferro può inviare merci in meno di 30 ore nel cuore dell`Europa. Questa caratteristica lo rende migliore di altre realtà del Mediterraneo. Tuttavia manca ancora un servizio con Rfi che consenta, sia sulla direttrice tirrenica che su quella adriatica, di far viaggiare containers di dimensioni importanti. È poi importante che la società delle ferrovie aiuti lo sviluppo del gateway. Bisogna ricordare che altre realtà del mediterraneo sono prive di tasse di ancoraggio, hanno facilitazioni fiscali e sui servizi e il costo del lavoro è inferiore a quello italiano. Nonostante ciò Gioia Tauro è ancora assolutamente competitiva».
Nel corso del confronto con i giornalisti dell`Ansa, riflettori puntati anche sulla sanità: «Quella della sanità è la partita più difficile in Calabria. Il centrosinistra ha scoperto che la vicenda del commissario può essere la tomba su se stessa. Ora il disavanzo è sotto la soglia di copertura che la regione può realizzare. Se ora i conti ci danno ragione – ha osservato – stiamo avviando contestualmente una fase nuova di buona sanità che segnerà un punto di svolta. I lavoratori e i medici precari grazie allo sblocco del turnover potranno lavorare nelle nostre strutture e molti altri professionisti potranno far ritorno in Calabria per operare nelle nostre strutture».

«DISPONIBILE A RICANDIDARMI» Infine, i passaggi più politici: «La Calabria può cambiare se c`è un ragionamento che può andare avanti nel dialogo e nel confronto. Io sono disponibile a ricandidarmi nella Regione, anche perché credo che per lavorare bene ci sia bisogno di due legislature. L`Udc ha tutti gli elementi per tornare a lavorare all`interno del centrodestra, questo anche alla luce della sua appartenenza del partito popolare europeo». Il confronto europeo, ha spiegato il governatore, «sarà una prova dei nuovi equilibri politici, fermo restando però che noi vogliamo tornare a presentarci con il nostro simbolo, ma non è escluso che prima di quella scadenza si possa lavorare con quelle forze che si sono dette interessate lavorare con noi».

LE EUROPEE E IL FUTURO Alle europee «puntiamo a candidare una lista del Nuovo centrodestra. E molto probabilmente solo il giorno dopo quell`appuntamento si aprirà un momento di confronto per capire come affrontare la nuova stagione del centrodestra, anche alla luce della nuova legge elettorale». Così il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, risponde a chi gli domanda di una possibile riaggregazione delle forze di centrodestra, che includa anche l`Udc di Casini, insieme a Ncd e Fi. «Non escludo – aggiunge Scopelliti – che già nelle prossime settimane si possa iniziare a lavorare con le forze minori del centrodestra e che il simbolo del Ncd, sotto il quale ci presenteremo alle europee, possa subire perciò qualche piccolo ritocco». (0030)

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