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Pd, rivolta contro Principe: «Ora vai via»

LAMEZIA TERME Niente più gioco delle tre carte e atteggiamenti dilatori: la parte “non renziana” del Pd in consiglio regionale si rivolta contro il suo presidente Sandro Principe, dimissionario ma …

Pubblicato il: 06/02/2014 – 19:55
Pd, rivolta contro Principe: «Ora vai via»

LAMEZIA TERME Niente più gioco delle tre carte e atteggiamenti dilatori: la parte “non renziana” del Pd in consiglio regionale si rivolta contro il suo presidente Sandro Principe, dimissionario ma non troppo. E infatti Carlo Guccione, Nino De Gaetano, Nicola Adamo e Pietro Giamborino rompono gli indugi e sferrano un`offensiva inedita contro il capogruppo ancora in carica, a più di un mese dalla lettera con cui l`ex sindaco di Rende annunciava di voler abbandonare l`incarico: «Prendiamo atto che oggi Principe afferma di volersi dimettere da presidente del gruppo consiliare del Pd. Finora si è tentato di dire che la dichiarazione di disponibilità a lasciare l’incarico fosse ben altra cosa dalle dimissioni. Insomma, si sosteneva la disponibilità a mettersi da parte ma, al tempo stesso, continuare a esercitare pienamente la funzione di capogruppo». Un atteggiamento poco chiaro che non ha convinto per niente i consiglieri democrat, che ora provano a mettere Principe alle strette.  
Ma c`è anche il giallo della lettera, comparsa sugli organi di stampa e poi sparita, quasi misteriosamente. «Nell’ultima riunione di gruppo – continuano gli esponenti del Pd – tale tema interpretativo è stato oggetto del dibattito con riferimento alla lettera aperta che Principe ha scritto dopo la sua nomina nella Direzione nazionale del Pd. Nonostante fosse stata unanimemente richiesta la lettura di questa missiva ai fini di una giusta e coerente interpretazione abbiamo dovuto, purtroppo, però, prendere atto che di questa lettera non c’era più traccia. Il gruppo non ne è stato ancora investito».
È dunque forte il sospetto «che si confidi in un’azione dilatoria per la convocazione sine die della prossima riunione che al primo punto all’ordine del giorno prevede l’esame della lettera e le conseguenti determinazioni da parte dell’organismo consiliare. Bando, dunque, al gioco delle tre carte. È certo che finora non è stato consentito al gruppo di eleggere il nuovo presidente».
Infine, un`ultima stoccata contro l`ex parlamentare, a cui viene imputata la tendenza «a ritenere che con i comunicati e le dichiarazioni stampa si possa garantire l’adeguatezza della iniziativa politica rispetto a quanto richiesto al Pd difronte al fallimento di Scopelliti» e a non considerare che «il carattere delle manifestazioni sulla sanità e sui ritardi dell’A3 è dettato proprio dalla necessità di dover coprire un grave vuoto di iniziativa da parte del gruppo e di dover contrastare il limite dell’inciucio e del trasversalismo che ha contraddistinto in qualche caso la posizione del Pd in consiglio regionale». Per queste ragioni Guccione, De Gaetano, Adamo e Giamborino chiedono l`«immediata convocazione del gruppo per la elezione del nuovo Presidente al fine di mettere in atto un efficace e credibile programma di opposizione di fine legislatura». (0040)

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