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FRASI OMOFOBE | La promessa di Peppe: anche la Regione al gay pride calabrese

REGGIO CALABRIA Si conclude con un comunicato congiunto e una serie di impegni, che vanno dalla partecipazione dei rappresentanti politici della Regione Calabria al gay pride regionale all’istituzi…

Pubblicato il: 06/02/2014 – 22:46
FRASI OMOFOBE | La promessa di Peppe: anche la Regione al gay pride calabrese

REGGIO CALABRIA Si conclude con un comunicato congiunto e una serie di impegni, che vanno dalla partecipazione dei rappresentanti politici della Regione Calabria al gay pride regionale all’istituzione di un tavolo tecnico contro le discriminazioni di genere e basate sull’orientamento sessuale, l’incidente diplomatico fra il governatore Giuseppe Scopelliti e la comunità gay calabrese.  
Un incontro ufficiale e riservato – e non pubblico come inizialmente era stato annunciato – sembra sia stato sufficiente a far sgonfiare l’ondata di indignazione sollevatasi dopo le pesantissime dichiarazioni del governatore, che ai microfoni di una tv locale si era lasciato sfuggire che i prossimi candidati di Ncd non sarebbero stati  “né mezzi uomini, né uomini che sono innamorati di altri uomini” .
Parole “lontane dal suo sentire e parte di un pensiero altro più articolato, assolutamente decontestualizzato” ha messo nero su bianco Scopelliti nel comunicato firmato insieme ai rappresentanti dell’Arcigay di Reggio, Cosenza e Catanzaro, del comitato per il Pride 2014 e del coordinamento 25 Novembre, ma che non sono bastate alle associazioni presenti che dalla Regione hanno voluto impegni precisi e che nulla hanno a che fare con l’annunciata candidatura del noto volto televisivo, dichiaratamente omosessuale, Alessandro Cecchi Paone.  
“Noi non abbiamo bisogno di candidature – afferma il presidente dell’Arcigay reggina, Lucio Dattola, incontrando il piccolo ma agguerrito presidio che ha atteso alle porte della Regione la conclusione dell’incontro – ma di fatti e mezzi per lavorare. La sofferenza e i problemi che affronta oggi un omosessuale in Calabria si risolvono offrendo servizi”.
E questi, o meglio la promessa di questi, hanno ottenuto dal governatore, che si è ufficialmente impegnato a sottoporre al consiglio regionale una proposta di modifica dello Statuto al fine di inserire il “ripudio delle discriminazioni di genere e per orientamento sessuale” e il “sostegno alle attività che mirano all’eliminazione del fenomeno discriminatorio”, nonché a destinare tutti i mezzi “finanziari, politici, logistici ed economici” necessari per la realizzazione del Pride calabrese, previsto a Reggio Calabria per il prossimo 19 luglio e cui parteciperanno anche – si mette nero su bianco – i rappresentanti della Regione.
Inoltre, ha promesso il governatore, sarà istituito un tavolo tecnico regionale di osservazione e ricerca sui fenomeni di discriminazione di genere, mentre almeno una volta l’anno verrà organizzato “un evento di sensibilizzazione, conoscenza, studio e confronto”, di carattere “culturale, formativo e ludico” sulle discriminazioni di genere e per orientamento sessuale. Promesse che per adesso riposano sulla carta ma salutate come un successo dall’Arcigay. “Mi sembra una presa di posizione politica abbastanza seria – dice Dattola -. Adesso sta a noi fare pressione perché queste promesse vengano realizzate”. (0020)

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