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Il "servizio d`ordine" degli ultrà del centrodestra

REGGIO CALABRIA Che a vecchi e nuovi leoni del centrodestra le contestazioni non piacciano, lo avevano abbondantemente dimostrato i tre oratori che ieri sera si sono avvicendati sul palco voluto da…

Pubblicato il: 08/02/2014 – 10:57
Il "servizio d`ordine" degli ultrà del centrodestra

REGGIO CALABRIA Che a vecchi e nuovi leoni del centrodestra le contestazioni non piacciano, lo avevano abbondantemente dimostrato i tre oratori che ieri sera si sono avvicendati sul palco voluto dal nuovo centrodestra per gridare alla città “Ora basta”. Con più o meno stile, con più o meno aplomb, il governatore ed ex sindaco della città Giuseppe Scopelliti, l’ex sindaco “sciolto” per mafia e oggi assessore regionale, Demetrio Arena e il senatore e autocandidato sindaco in pectore – nonché avvocato di fiducia del governatore – Nico D’Ascola, nel corso dei loro comizi hanno variamente reagito a quelle sonore bordate di fischi che – forse per la prima volta – hanno coperto larga parte dei loro interventi.
Ma è lontano dal palco, dove i contestatori si sono radunati all’ombra di striscioni che esprimevano chiaramente il loro pensiero sulle amministrazioni Arena e Scopelliti – «da un anno solo parole… ora basta» – che simpatizzanti e rappresentanti istituzionali del centrodestra  hanno reagito alle contestazioni senza andare troppo per il sottile. Fischi, striscioni e urla di dileggio all’indirizzo di Arena, D’Ascola e Scopelliti non sono piaciuti per nulla a un gruppo di fedelissimi che ha letteralmente accerchiato i contestatori intimando loro di allontanarsi dalla piazza con urla, spintoni e parole grosse.
E a dare manforte ai supporter del presidente, disturbati da chi si è presentato in piazza senza la benché minima intenzione di unirsi al coro di slogan osannanti preparati allo scopo, è arrivato anche l’ex assessore Peppe Agliano. È a lui che, trombetta da stadio alla mano, è toccato lanciare cori e applausi durante gli interventi di Arena, D’Ascola e Scopelliti. Ed è a lui, che è toccato affrontare i contestatori che ieri hanno rovinato la festa al centrodestra. Niente black bloc, nessun pericoloso facinoroso, ma gente normale, stufa e arrabbiata, che in piazza si è presentata per dire al governatore e i suoi quello che pensa. E questo a chi aveva progettato la manifestazione come un bagno di folla per il governatore e i suoi non è piaciuto per nulla.
Affrontando a brutto muso un cittadino “reo” di aver fischiato all’indirizzo dei tre oratori, l’assessore Agliano gli ha urlato: «Io ho pagato la piazza, vai a fischiare da un’altra parte. Domani venite a fare quello che volete. Vengo a casa tua a disturbarti? Io la piazza l’ho pagata». Portato via da collaboratori e supporter prima che la situazione degenerasse, l’assessore – quasi a non volersi far scappare l’ultima parola – ha gridato ancora: «Ma tu che parli, hai mai fatto politica?». Un siparietto cui hanno messo un punto gli uomini della Digos che hanno gradualmente allontanato i contestatori, lasciando la piazza agli uomini del centrodestra convocati dal governatore.
Ma qualcosa deve essere andato storto rispetto ai piani di chi immaginava una piazza stracolma e osannante. Non a caso – forse – le centinaia di bandierine amaranto preparate allo scopo sono rimaste tristemente a riposare sul palco. (0040)

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