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E pure gli industriali attaccano la Regione

CATANZARO Annunci, proclami e null`altro. Sul fronte della difficoltà ad accedere al credito e dunque consentire alle imprese di poter sostenere la propria attività economica, dalla Regione non arr…

Pubblicato il: 13/02/2014 – 18:00
E pure gli industriali attaccano la Regione

CATANZARO Annunci, proclami e null`altro. Sul fronte della difficoltà ad accedere al credito e dunque consentire alle imprese di poter sostenere la propria attività economica, dalla Regione non arrivano altro che annunci. Così mentre si registrano dati sempre più catastrofici in termini di tenuta economica delle aziende – il numero di fallimenti e di chiusure di imprese è divenuto ormai una sorta di bollettino di guerra –, alla politica regionale non sembra importare più di tanto. Almeno stando a quanto sostiene lo stesso presidente degli industriali calabresi, Giuseppe Speziali, che in una nota attacca – senza mezzi termini – l`immobilismo dimostrato dalla Regione sui temi caldi della politica economica. Ad iniziare, appunto, dalla mancanza di liquidità e dai problemi di accedere ai finanziamenti, che le imprese scontano. Un tema drammatico sul quale «nonostante i numerosi annunci – tuona Speziali –, le misure anticongiunturali più volte chieste da Confindustria tardano ad essere attuate». Il leader regionale degli imprenditori, in particolare, considera “biblici” i tempi «con cui la Regione riesce – ironizza Speziali – (o meglio non riesce) a dare risposte alle imprese sempre più in affanno». Viceversa, secondo il presidente di Confindustria Calabria, si è in «una fase nella quale è necessario che alle imprese si diano risposte immediate e concrete perché, ormai, siamo davvero stanchi di sentire continuamente parlare di decine e decine di milioni di euro messi a disposizione dall’amministrazione regionale per sostenere il sistema economico in questa delicata fase di crisi senza poi che questo avvenga realmente o comunque tempestivamente».

MILIONI DI EURO SOLO ANNUNCIATI
«È trascorso più di un anno da quando il Comitato di sorveglianza del Por Fesr Calabria (era il dicembre 2012) aveva deciso per la rimodulazione dei Fondi di Controgaranzia (ben 51 milioni di euro non spesi) in gestione a Fincalabra, senza che ancora ad oggi i nuovi interventi siano stati attuati». Così Speziali passa alla conta degli impegni solo annunciati e non ancora attivati. E in questo senso, sottolinea ancora il leader degli industriali, «è trascorso un anno (febbraio 2013) da quando lo stesso Comitato di sorveglianza aveva preso atto della rimodulazione delle misure di incentivi a favore delle imprese con una specifica loro destinazione, attraverso il Piano di azione e coesione, a sostenere misure anticongiunturali di sostegno alle imprese. Garanzie fidi per l’accesso al credito, sostegno al capitale circolante, liquidità alle imprese, riequilibrio finanziario: tutto perfetto si direbbe!» Risorse e iniziative solo annunciate, attacca ancora Speziali, che affonda: «Ciò cui abbiamo assistito in questo lungo lasso di tempo è solo e soltanto una conferenza stampa dell’assessore Arena lo scorso 22 gennaio con cui si annunciava la costituzione di un fondo unico per le imprese di 76 milioni di euro, con una serie di misure anticrisi e tempi rapidi di attuazione. Avevamo fortemente plaudito a questa impostazione degli interventi, ma ad oggi, per usare una metafora, tutto tace». Infatti secondo Speziali, «non abbiamo registrato alcuna pubblicazione di bandi o regolamenti, ancorché pubblicamente presentati; non abbiamo – in sintesi – nulla di nuovo e di concreto dopo più di un anno. Procedure complesse, passaggi amministrativi complicati ci si dirà». Eppure «la straordinarietà del momento – ribadisce Speziali – richiederebbe infatti tempi ridotti al minimo e procedure straordinarie. Una sorta di priorità anche procedurale necessaria da realizzare, come del resto fatto in altre regioni, perché  attivare l’ossigeno (le risorse) quando il paziente (le imprese) è deceduto, oltre che essere un danno diventa colpevolmente anche una beffa». Da qui la richiesta di «un deciso cambio di passo quello che la Regione – sottolinea il leader degli industriali – deve compiere se vuole davvero dar corso a quanto già da tempo condiviso con tutto il partenariato economico». Diversamente sarà rottura. Visto che Speziali è pronto ad annunciare azioni conseguenti se non ci saranno novità in campo economico: «Solleciteremo tutte le parti sociali ed economiche a promuovere ogni forma di iniziativa necessaria e conseguente». (0090)

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