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«Cacciati e aggrediti», la denuncia del M5S dopo i fatti di piazza Italia

REGGIO CALABRIA Un attentato alla democrazia. Il Movimento 5 stelle etichetta così quanto successo in piazza Italia a Reggio lo scorso 7 febbraio, in occasione della manifestazione “Ora basta, la c…

Pubblicato il: 13/02/2014 – 19:19
«Cacciati e aggrediti», la denuncia del M5S dopo i fatti di piazza Italia

REGGIO CALABRIA Un attentato alla democrazia. Il Movimento 5 stelle etichetta così quanto successo in piazza Italia a Reggio lo scorso 7 febbraio, in occasione della manifestazione “Ora basta, la città deve ripartire” organizzata dal Nuovo centrodestra del governatore Scopelliti. Alcuni contestatori “grillini” sono sarebbero stati aggrediti e allontanati in malo modo dal centro della piazza. Non solo: dal palco vari oratori, tra cui il senatore Nico D`Ascola e lo stesso presidente della Regione, hanno riservato loro un`accoglienza tutt`altro che amichevole.
«La perdita sempre più evidente di consensi a livello regionale ma anche a Reggio,  sua storica “roccaforte” – dicono i rappresentanti del Movimento – , ha prodotto un nervosismo che si palesava in ogni parola del comizio e tradiva una finta serenità e l’attitudine “rassicurante” giungendo a picchi di “onnipotenza” nelle gravi esternazioni, del governatore dopo e del senatore D’Ascola prima, contro i contestatori appellati “delinquenti, buffoni,miserabili e vigliacchi” nonché “sciocchi e cretini” e negli “inviti” ad andare sotto il palco uscendo da quella zona “buia” della piazza trascurando il fatto che lì vi si trovavano per disposizioni precise fin dall’inizio della loro pacifica protesta e proprio grazie a quel “buio” la “squadraccia” dei sostenitori del governatore ha operato con le sue vili aggressioni. Arrivederci democrazia».
Secondo i pentastellati, «qualsiasi persona abbia provato a contestare è stata avvicinata, circondata e aggredita verbalmente e fisicamente fino a farla desistere. Giornalisti, operai lsu-lpu, semplici cittadini e attivisti del 5 stelle, che avevano aderito a titolo personale, sono stati oggetto dello stesso “trattamento”. Quello solitamente riservato ai “dissidenti” di  qualsiasi regime: minacce di morte, scontro fisico e intimidazioni di ogni tipo all`urlo “vi massacriamo”». Incidenti a cui si sarebbe aggiunto il divieto ai giornalisti «di pubblicare video che ritraessero gli aggressori. Il tutto, ovviamente, in una piazza lasciata per intero al buio».
Protagonista dell`aggressione sarebbe «un “gruppo d’azione” ben identificato e denunciato alle autorità competenti, fra cui qualcuno già precedentemente querelato per ”minacce” e che si era già “preorganizzato” da tempo, in altre occasioni, per colpire e dare “mazzate” ai “grillini” che “parlano troppo” come si evince da documentazioni e prove allegate a denunce in Questura».
Ma gli esponenti del Movimento riservano parole dure anche nei confronti dell`ex assessore Giuseppe Agliano, che avrebbe intimato di smettere di «fischiare e dissentire a una coppia di cittadini, asserendo che la “piazza fosse sua” perché l’aveva “pagata”, ridicolizzandosi di fronte ai media locali e nazionali».
E ci sono anche le considerazioni sulla riuscita dell`evento: «In piazza neppure 500 persone inclusi i “contestatori”, ma la stampa “allineata”, con foto grandangolari e slogan da pura propaganda, ha fatto passare un flop politico per una grande manifestazione dell`Ncd, “disturbato” da un gruppo di contestatori “tenuti a bada” da un cordone di forze dell’ordine e manipolando il dato oggettivo rilevato da qualsiasi comune cittadino».
«Niente di più falso – continuano gli attivisti grillini –: il “cordone” si è creato dopo la segnalazione dell’aggressione selvaggia subìta da parte dei cittadini vista la presenza anche di molte donne e bambini».
Da qui l`invito a magistratura e Prefettura «ad adottare le necessarie misure di contrasto per ristabilire le condizioni elementari di democrazia degne di un posto civile». (0040)

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