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Reggio, la proroga si tinge di "giallo"

REGGIO CALABRIA Si tinge di giallo la decisione che il Consiglio dei ministri dovrà prendere sulla città di Reggio Calabria. Il motivo? Eccolo spiegato: alle 19.39 di venerdì sera l’agenzia di stam…

Pubblicato il: 14/02/2014 – 22:58
Reggio, la proroga si tinge di "giallo"

REGGIO CALABRIA Si tinge di giallo la decisione che il Consiglio dei ministri dovrà prendere sulla città di Reggio Calabria. Il motivo? Eccolo spiegato: alle 19.39 di venerdì sera l’agenzia di stampa “Il Velino”, seguita a ruota da Italpress, lanciano in rete questa notizia: «Al fine di consentire il completamento delle operazioni di risanamento delle istituzioni locali da forme di condizionamento da parte della criminalità» organizzata, il Consiglio ha deliberato la proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria». Passano dieci minuti e, alle 19.49, è sempre l’Italpress a mettere in rete un altro take: «Con riferimento al lancio Italpress delle ore 19.39, si precisa che la presidenza del Consiglio dei ministri ha diffuso una versione corretta del precedente comunicato stampa sulla riunione odierna del Cdm nella quale non è più riportata la notizia sulla proroga dello scioglimento del Consiglio comunale di Reggio Calabria. Si prega pertanto di considerare annullato lo stesso lancio». Un dietrofront, quello del governo Letta (che ancora una volta ha dimostrato di avere poca attenzione quando ci sono da affrontare pratiche relative a questa terra), quantomeno singolare e che non ha precedenti. È consuetudine che il comunicato emanato da Palazzo Chigi al termine delle riunioni dell’esecutivo non subisca modifiche una volta pubblicato.
In ogni caso, il governo (a questo punto toccherà a quello presieduto da Matteo Renzi) deve pronunciarsi sulla richiesta, avanzata dalla prefettura e dal comitato provinciale per l`ordine e la sicurezza, di una proroga del commissariamento del Comune di Reggio Calabria per «contiguità con la `ndrangheta». La relazione contiene motivazioni che sarebbero ancora più pesanti di quelle che a suo tempo portarono l’allora titolare del Viminale, Annamaria Cancellieri, a sciogliere il Comune di Reggio Calabria. Si fa presto a spiegarne il motivo: la terna che curò l`accesso non aveva una diretta disponibilità degli uffici comunali. I commissari, invece, dopo un anno di lavoro, hanno potuto aprire armadi e cassetti trovandosi davanti a “sorprese” sulle quali hanno riferito sia alla magistratura contabile che a quella ordinaria.
Nelle scorse settimane la commissione parlamentare antimafia ha prima acquisito la relazione del Coisp – l’atto è stato in seguito secretato – e poi ha proceduto all’audizione dell’ex prefetto di Reggio Calabria Vittorio Piscitelli. Da quest’ultimo ha acquisito una serie di elementi utili a ricostruire quanto è successo nel capoluogo in questi ultimi anni. Ora si attende solo la decisione del governo. Che è pure arrivata. Ma soltanto per pochi minuti…

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