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"Non voteremo per il dissesto"

LAMEZIA TERME “Nella prossima seduta del consiglio comunale noi, coerentemente con i ricorsi presentati, non voteremo per il dissesto e proseguirò la battaglia contro una decisione ingiusta per la …

Pubblicato il: 15/02/2014 – 21:46
"Non voteremo per il dissesto"

LAMEZIA TERME “Nella prossima seduta del consiglio comunale noi, coerentemente con i ricorsi presentati, non voteremo per il dissesto e proseguirò la battaglia contro una decisione ingiusta per la città”. Così il sindaco Gianni Speranza, che ieri sera ha incontrato i cittadini al Teatro Umberto per raccontare la sua verità sulla delibera della sezione regionale della Corte dei conti del 20 gennaio scorso – con la quale l’organismo contabile ha avviato le procedure per la dichiarazione del dissesto finanziario del comune – e spiegare le prossime mosse in vista del 26 febbraio, quando la Corte dei Conti si pronuncerà sul ricorso presentato dall’amministrazione.
La “buona battaglia” del Sindaco di Lamezia si fonda sul fatto che “nelle 32 pagine della delibera della Corte dei Conti non si parla né di spese allegre, né di ammanchi, né c’è il minimo riferimento a fatti penali”, ma si parla di problemi che tutti i comuni italiani si trovano ad affrontare quali la difficoltà di riscuotere le tasse dei cittadini e i residui attivi e passivi. “Il Comune non si è mai trovato nell’incapacità di far fronte alle proprie obbligazioni, l’ente ha chiuso il 2013 con un saldo di cassa a più 7 milioni di euro e ricostituendo al 100% i fondi vincolati utilizzati per spese correnti”.
“Non è una battaglia locale”, rimarca più volte Gianni Speranza evidenziando come le difficoltà finanziarie del comune di Lamezia siano condivise da tanti comuni italiani, tra i quali anche il Comune di Roma. “Lo dimostra il fatto che nei giorni scorsi anche il presidente dell’Anci Piero Fassino ha scritto al presidente della Corte dei Conti evidenziando la disparità di trattamento dei comuni calabresi e siciliani da parte delle sezioni regionali della Corte dei Conti rispetto a quelli delle altre regioni e tanti comuni sollecitano il governo nazionale ad adottare provvedimenti per cambiare il rapporto tra la Corte dei Conti e gli enti locali”.
Speranza denuncia la “campagna diffamatoria in nome del dissesto” messa in atto da parte delle forze politiche di opposizione e “a quanti ci rappresentano come coloro che hanno messo le mani nelle tasche dei lametini” risponde mettendo sul piatto numeri e cifre: “nonostante abbiamo lavorato con un bilancio ridotto di 10 milioni di euro, il Comune di Lamezia è riuscito a mantenere la Tarsu e a non applicare la Tares facendo pagare alle nostre imprese sui rifiuti ¼ di quanto pagano nelle altre grandi città calabresi. A fronte del taglio della Regione ai contributi sui fitti e alle politiche sociali abbiamo stanziato 280.000 euro da impiegare nella lotta alla povertà, quello che i consiglieri del centrodestra hanno fatto passare come ottanta milioni di debiti del Comune sono in realtà mutui contratti per fare opere pubbliche, che sono solo investimenti importanti per la città”.
“La decisione della Corte dei conti Calabrese è una decisione ingiusta – continua il sindaco – porta la data del 20 dicembre quando le deduzioni del nostro comune sono state inviate il 19 dicembre, un tempo troppo breve per approfondirne il contenuto e fare un’analisi corretta delle nostre ragioni. E’ una decisione pregiudiziale perché il nostro piano di risanamento è stato giudicato non dimostrabile e si è scelto di fare un’ingiunzione di dissesto anziché una verifica collaborativa come abbiamo chiesto nei ricorsi”.
Ritornando a qualche mese fa, il sindaco di Lamezia ribadisce che “è stato giusto fare di tutto per approvare il bilancio e le controdeduzioni, così come è stato necessario, nonostante sia stata per me una grande sofferenza ritirare le dimissioni, senza le quali oggi non potremmo portare avanti la battaglia contro una decisione che non è un male per questa amministrazione ma per tutta la città”.
Alle mistificazioni della realtà, a esponenti politici cittadini “comprensivi quando si parla di Reggio e impietosi quando si tratta della propria città”, Gianni Speranza risponde con i numeri e si dice fiducioso dell’esito del ricorso nel quale il comune della piana è difeso dagli avvocati  Beniamino Caravita di Toritto ed Ettore Jorio.
“Spero di ritornare a incontrarvi – conclude il sindaco – per parlare di cose da fare e dare un senso compiuto allo sforzo fatto in questi anni”. (0020)

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