PRIMARIE PD | Verso il ballottaggio Magorno-Canale

COSENZA Sarà con molta probabilità il ballottaggio (con voto segreto in Assemblea) a decretare chi tra Ernesto Magorno e Massimo Canale sarà il nuovo segretario del Pd calabrese. Secondo dati non ancora ufficiali, il candidato dell’area Renzi si è fermato al 49% dei voti espressi e ad una manciata dei 151 seggi necessari per conquistare la maggioranza assoluta in assemblea regionale. Non è tutto è definito, però, perché i sostenitori dei due candidati più votati hanno annunciato di voler chiedere alla commissione regionale per il congresso una serie di verifiche su alcune situazioni, a loro dire, poco chiare. Tornando al dato politico c’è da dire che Magorno vince nettamente nelle province di Crotone e Catanzaro mentre Canale prevale in quelle di Reggio Calabria e Vibo Valentia. A Cosenza il deputato renziano è arrivato davanti a tutti ma qui ha dovuto fare i conti con la buona performance di Canale nel capoluogo bruzio e con i più che dignitosi risultati ottenuti dagli altri due aspiranti segretario, il civatiano Mimmo Lo Polito e l’indipendente Bruno Villella. Se questo trend dovesse essere confermato, dunque, il nuovo segretario verrà eletto nel corso della riunione della nuova assemblea regionale. Adesso l’attenzione si sposta tutta sull’assegnazione dei seggi per l’assemblea regionale. In Calabria sono 300 i posti in palio nel parlamentino del Partito democratico. Cosenza è la provincia più rappresentata con 110 delegati, Catanzaro 57, Reggio Calabria 80, Crotone 26 e Vibo Valentia 27. La ripartizione avverrà con lo stesso metodo di assegnazione dei deputati come è successo con il Porcellum. A ogni candidato è infatti collegata una lista e gli elettori che hanno votato alle primarie di ieri si sono trovati di fronte a una lista bloccata senza possibilità di esprimere una preferenza. Il primo a commentare il dato elettorale è stato Massimo Canale. Che nella notte, sbollita la tensione, si è lasciato andare: «I risultati ottenuti in tutte le province sono stati determinanti e sono il frutto dello sforzo sincero dei tanti sostenitori che in queste settimane mi hanno accompagnato in questa sfida, con entusiasmo e passione, attraverso tutta la regione. Insieme abbiamo scelto di parlare ai calabresi; lo abbiamo fatto nelle strade, nei piccoli centri e nelle piazze fronteggiando, a viso aperto, un gruppo variegato e trasversale, composto in gran parte da elementi che in passato hanno determinato l`affossamento del nostro partito, ma che oggi – pur trovandosi fuori da esso – hanno tentato di inserirsi prepotentemente in questo appuntamento democratico».
Altrettanto soddisfatto il deputato Ernesto Magorno: «Sono sereno nella certezza di aver conseguito già al primo turno il risultato che mi consentirà di essere il segretario del Pd calabrese, anche alla luce di alcuni ricorsi presentati dalla nostra lista e sui quali, vi è la consapevolezza e la piena convinzione di essere nel giusto. Con altrettanta tranquillità attendo, comunque, che la commissione regionale di garanzia valuti tali ricorsi e si pronunci in merito. Il dato politico inoppugnabile è che vi è stata una nostra chiara affermazione e una maggioranza numerica di calabresi che ha votato per “Unità e Solidarietà” pronunciandosi per il cambiamento e per una nuova idea di partito, quella espressa straordinariamente nella nostra “Leopolda” di Gioia Tauro, che ha l’ambizione di essere il propulsore di una stagione di cambiamento in Calabria». (0050)