IL NUOVO PD | Magorno: «Ringrazio mia madre, Villella e Sulla»

LAMEZIA TERME Alle 14.53 Ernesto Magorno è diventato il nuovo segretario del Pd calabrese: 156 voti su 176 votanti, le restanti 20 schede si dividono tra le 17 bianche e le 3 per lo sfidante Canale. La notizia è stata salutata da un lungo applauso dei delegati presenti in sala. Al voto non ha preso parte la corrente che fa riferimento a Massimo Canale. Il deputato renziano ha raccolto otto voti in più rispetto ai delegati (148) conquistati al primo turno. Sulla carta il deputato vicino al premier Renzi avrebbe dovuto conquistare più voti considerato che poteva contare sui voti dei 12 delegati di Bruno Villella e sui 6 che facevano riferimento al consigliere regionale Francesco Sulla. Ma questo non è il momento dei calcoli. C`è spazio solo per i festeggiamenti. Magorno ha raggiunto la sala solo dopo avere avuto la certezza matematica dell`elezione. «Ringrazio mia madre – sono state le prime parole del segretario -, Villella e Sulla. Da oggi inizia un lavoro durissimo e c`è bisogno di unità nel partito. Inizieremo da un lavoro sui territori, i nostri sindaci sono eroi”. Poi, Magorno, lancia la sfida a Scopelliti: «Si deve dimettere e dobbiamo mandare a casa questo consiglio regionale. Domattina i nostri consiglieri devono presentare le dimissioni. Non è più possibile continuare a stare in quel Palazzo». È già pronta una mozione di sfiducia per il governatore, ha assicurato il neosegretario.
Dal canto suo, Scopelliti, inaugurando un circolo di Ncd a Reggio Calabria, in mattinata aveva definito «grottesco questo conflitto nel Pd calabrese tra Magorno e Canale per la leadership regionale tra scontri fisici persone che finiscono in ospedale e truffe e brogli nei seggi. Ma quello che gli esponenti del Pd calabrese fingono di non sapere – ha aggiunto – è che loro il segretario regionale ce l`hanno da almeno 15 anni che li indirizza, li governa e li frusta». Anche stavolta – a parte notare che 15 anni fa il Pd non esisteva – nessun riferimento chiaro e circostanziato a nomi né, soprattutto, a fatti che se provati andrebbero denunciati in Procura. Dal congresso lametino, arriva a stretto giro di posta il commento del democratico Franco Laratta: «Il linguaggio di Scopelliti è oscuro e minaccioso. Di cosa parla? A cosa allude? Dica chiaramente cosa vuole dire e soprattutto si preoccupi dei guai della sua coalizione. Il suo tempo è ormai finito e il Pd gli chiede a gran voce di andarsene prima possibile per il bene della Calabria».
Tornando a Magorno, durante il suo primo discorso da segretario, c`è stato spazio pure per una frecciatina ai suoi sostenitori: «Costruirò la segreteria in totale autonomia. Per quanto riguarda il candidato alla presidenza punteremo su un candidato di grande novità». Giù applausi. Prima del rompete le righe, l`ultimo appello agli altri candidati alla segreteria: «Sogno un Pd inclusivo in cui trovino spazio anche Canale, Villella e Lo Polito. E sia chiaro che il nostro primo avversario da battere si chiama `ndrangheta».
Il neosegretario ha promesso di voler ridare protagonismo ai circoli e ai territori: «Da domani – dichiara in serata – incontrerò i segretari delle federazioni provinciali per iniziare a discutere delle azioni da intraprendere nei territori per il rilancio e il futuro del Partito o proseguire in quell’ascolto dei democratici che è uno dei primi obiettivi che mi sono prefissato in questo impegno al servizio del partito».

NICODEMO OLIVERIO: CROTONE CENTRALE
PER IL RILANCIO DEL PARTITO IN CALABRIA
Il parlmentare Nicodemo Oliverio sottolinea il ruolo di Vallone e Sulla, definendo «centrale il ruolo del Pd di Crotone per il rilancio del partito calabrese. La nostra soddisfazione è grande per l`elezione di Ernesto Magorno a segretario regionale del Pd calabrese – dichiara Nicodemo Oliverio –. Così come registriamo con altrettanta soddisfazione l`elezione di Peppino Vallone a presidente dell`assemblea regionale del partito. Ed in questo contesto si inserisce il determinante ruolo svolto da Sulla per l`elezione di Magorno. Ora tutti insieme dobbiamo lavorare per unire il partito in vista delle imminenti scadenze che ci attendono».