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IL NUOVO PD | I Comitati pro-Canale: e adesso elezioni anticipate

LAMEZIA TERME «Dopo l`esito delle primarie anche il voto dell`assemblea conferma che il Pd è come una mela tagliata a metà. Un segretario dimezzato, dunque, per un partito spaccato in due. Sono in …

Pubblicato il: 23/02/2014 – 17:42
IL NUOVO PD | I Comitati pro-Canale: e adesso elezioni anticipate

LAMEZIA TERME «Dopo l`esito delle primarie anche il voto dell`assemblea conferma che il Pd è come una mela tagliata a metà. Un segretario dimezzato, dunque, per un partito spaccato in due. Sono in campo due Pd, e, di fatto, due segretari: il Pd di Magorno e il Pd di Canale»: lo scrivono in una dura nota i Comitati per Canale segretario. Secondo i cuperliani, «stamane a Lamezia si è persa una occasione: Magorno poteva essere eletto all`unanimità anche perché Canale ha dichiarato che avrebbe ritirato la sua candidatura se l`assemblea avesse votato la proposta di elezioni anticipate alla Regione. Ciò non è avvenuto perché Magorno è rimasto ostaggio dei capibastone che lo hanno sostenuto. La prova – aggiungono – sta nel fatto che appena eletto, anche se per il rotto della cuffia, si è liberato ed ha chiesto ai suoi consiglieri regionali di rassegnare domani le dimissioni dal consesso di Palazzo Campanella. Va dato atto a Magorno della sua buona fede ma anche della sua debolezza. Domani è riunito il gruppo consiliare. Attendiamo con fiducia che all`unanimità, i consiglieri del Pd si dimettano. Altrimenti il refrain di Sandro Principe e dei suoi sodali “Scopelliti si dimetta” rimane solo acqua che scivola sulle pietre».
I cuperliani attaccano anche sulle modalità che hanno portato all’elezione non solo del segretario ma anche del presidente del partito: «Saranno gli organismi di garanzia a valutare la legittimità della elezione del presidente e del segretario regionale del Pd calabrese. Nelle prossime ore – scrivono i Comitati per Canale – saranno inoltrati dei ricorsi per chiedere annullamento delle due votazioni. Vallone e Magorno sono stati eletti rispettivamente con 154 e 156 voti su 300 aventi diritto. Non avrebbero superato la metà più uno dei componenti assegnati se non avessero fatto votare numerose persone in sostituzione di delegati eletti e, quindi, componenti effettivi dell’Assemblea ma fisicamente assenti alla riunione di stamattina. Evidentemente si coglieva nell’aria la presenza di almeno 20 franchi tiratori e qualcuno ha pensato che non ci fosse di meglio che far votare persone non delegate. Probabilmente il tutto sarà sfuggito all’avvocato Salvatore Perugini che era tenuto letteralmente asserragliato al tavolo della presidenza mentre si svolgevano le operazioni di voto».

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