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MEDIA E POTERE | Chizzoniti presenta denuncia

LAMEZIA TERME Il caso dell`Ora della Calabria si arricchisce di un nuovo filone giudiziario. Il presidente della Commissione speciale di vigilanza, Aurelio Chizzoniti, ha infatti depositato un espo…

Pubblicato il: 24/02/2014 – 19:06
MEDIA E POTERE | Chizzoniti presenta denuncia

LAMEZIA TERME Il caso dell`Ora della Calabria si arricchisce di un nuovo filone giudiziario. Il presidente della Commissione speciale di vigilanza, Aurelio Chizzoniti, ha infatti depositato un esposto alla Procura di Cosenza in relazione «al gravissimo attentato alla libertà di stampa», i cui «effetti collaterali si riflettono sul popolo calabrese tutto». Nei giorni scorsi il direttore del quotidiano, Luciano Regolo, aveva riferito delle pressioni ricevute per non fare uscire un articolo centrato sulle indagini a carico del figlio del senatore Tonino Gentile, Andrea. Secondo Regolo, l`editore Alfredo Citrigno avrebbe chiesto la rimozione del servizio. Successivamente lo stampatore del quotidiano, nonché ex presidente regionale di Confidustria e attuale numero uno di Fincalabra, Umberto De Rose, avrebbe telefonato a Citrigno in presenza di Regolo sollecitando l`eliminazione dell`articolo. Il direttore ha poi scelto di inviare alle tipografie il giornale senza le modifiche richieste, ma il giorno dopo l`Ora non è andato in edicola, ufficialmente per un guasto alle rotative De Rose.   
«La banditesca consecutio temporum fattuale – afferma Chizzoniti nella sua denuncia – non soltanto per le finalità perseguite e modalità di attuazione, arretra la Calabria di qualche secolo in un contesto di arrogante interpretazione del rispetto della collettività e anche e soprattutto del disprezzo, glaciale, cinico e spietato della persona umana, della professionalità altrui, nella specie calpestata attraverso il delinquenziale ricorso al patetico espediente di un ipotetico guasto tecnico – rectius, sabotaggio funzionale allo scopo – alla rotativa.
Il presidente della Commissione sottolinea come il presunto abuso potrebbe configurarsi come violenza privata, «atteso che Regolo e tutti i redattori, collaboratori, addetti ai lavori dell’Ora di Calabria, cittadini dell’intera Regione e lettori del predetto quotidiano sono stati costretti a subire l’oscuramento di una notizia – comunque scioccamente fatta deflagrare – in ordine alla cui conoscenza i calabresi avrebbero, in ogni caso, avuto il massimo interesse alla conoscenza della stessa».
Chizzoniti, ricorda ancora che «con riferimento al collaudato modus operandi ormai consolidato e da sempre caro alla proprietà di Calabria Ora (Oggi L`Ora, ndr) che non ha esitato a liquidare  in pochissimi anni ben due direttori rispondenti ai nomi di Paolo Pollichieni e Piero Sansonetti, non v’è dubbio che le sfrontate pressioni operate nei confronti dell’esterrefatto Regolo abbiano superato la soglia sia della violenza che della raffinata minaccia, integrando pienamente la previsione codicistica di cui alla dedotta notitia criminis». In ballo c`è l`«aggressione» alla libertà di stampa, «indipendentemente dalla natura del mezzo usato, idoneo comunque a garantire il perseguimento del risultato lesivo ex ante rincorso (oscuramento della notizia) consumato attraverso l’insidioso mezzo del sabotaggio funzionale e pilotato».  
Ma Chizzoniti riserva precise stilettate anche all`indirizzo di De Rose che, «mentre quale imprenditore – debitore – ben accreditato e protetto dalla penombra dei corridoi regionali – si guarda bene dal restituire alla Regione Calabria oltre 5 milioni di euro che la burocrazia regionale, fra l’altro, ha omesso di recuperare; quale imprenditore – creditore – invece non esita, a sollecitare con astio rancoroso l’immediato pagamento in tempi austro-ungarici (due giorni…) delle somme rivendicate nei confronti dell’Ora di Calabria, preannunciando, in difetto, la risoluzione contrattuale che ovviamente sfocerebbe nel boicottaggio dell’apprezzato quotidiano».
Motivi che hanno spinto il presidente della Commissione a rivolgersi alla Procura di Cosenza, affinché faccia chiarezza sulla vicenda. (0040)

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