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MEDIA E POTERE | Il "mostro" in prima pagina

LAMEZIA TERME Un fuoco di fila senza precedenti. Il neo-sottosegretario Tonino Gentile negli ultimi giorni non ha certo goduto di buona stampa. Tutt’altro. La sua nomina nel governo, avvenuta pochi…

Pubblicato il: 02/03/2014 – 16:11
MEDIA E POTERE | Il "mostro" in prima pagina

LAMEZIA TERME Un fuoco di fila senza precedenti. Il neo-sottosegretario Tonino Gentile negli ultimi giorni non ha certo goduto di buona stampa. Tutt’altro. La sua nomina nel governo, avvenuta pochi giorni dopo la “censura” subita dal quotidiano L’Ora della Calabria, ha scatenato un dibattito politico infuocato, di cui oggi rende conto la gran parte dei giornali nazionali, con tanto di titoli a caratteri cubitali in prima pagina. Tutti riportano le polemiche seguite all’entrata nell’esecutivo del senatore di Ncd, accusato di aver fatto pressioni, tramite lo stampatore Umberto De Rose, al direttore dell’Ora, Luciano Regolo, a cui è stato “intimato” di rimuovere un articolo centrato su un’indagine a carico del figlio di Gentile, Andrea. Il giorno dopo il tentativo di censura, il 19 febbraio, il quotidiano non è andato in stampa, ufficialmente per un guasto alle rotative. La nomina di Gentile a sottosegretario alle Infrastrutture (inizialmente era in corsa per la Giustizia) ha scatenato una lunga scia di reazioni. Il Giornale di famiglia Berlusconi è poco tenero con l’alleato dell’Ncd, la cui nomina è definita «imbarazzante». Nell’articolo firmato da Gianpaolo Iacobini viene sottolineato soprattutto il ruolo avuto dal Pd, che con il segretario renziano Magorno («deputato oggi ligio al verbo dopo aver professato altro credo») avrebbe dato vita a all’«inciucio» con l’Ndc. Con un «ordine di scuderia» ben preciso: far calare il silenzio sulla nomina di Gentile, come conferma la deputata democrat Enza Bruno Bossio. Il Giornale critica ancora il Pd calabrese per non aver detto una parola a Renzi sulla norma “Salva Reggio” inserita in quella “Salva Roma”, «una mano al Comune di Reggio Calabria per allontanare di qualche mese la resa dei conti col passato. Con l’era in cui il municipio era guidato da Scopelliti. Altra colonna dell’Ncd e attuale governatore della Regione».
La Stampa di Torino riferisce delle «polemiche per la nomina dell’alfaniano Gentile» e dello sfogo di Rosy Bindi («mancato il rigore»), con inoltre un’intervista all’ex commissario del Pd calabrese, Alfredo D’Attorre («una ferita grave che il premier deve sanare subito»).
Tranchant il Fatto quotidiano, che definisce Gentile «un uomo da cacciare» e ospita l’intervento del direttore dell’Ora, secondo cui in Calabria «vince ancora l’impunità».
Repubblica riporta invece le parole che Renzi avrebbe riferito ai suoi: «Certo che se Alfano metteva Cuccureddu e Cabrini al posto di Gentile ci facevamo una figura migliore». Ma ampio spazio è dedicato anche alla difesa degli uomini di Ncd, che rifiutano la ricosruzione «di organi di stampa politicamente orientati» e credono invece a quella del senatore, inclusa in una «voluminosa e circostanziata querela» ai media che si sono occupati del caso. Il Corriere della Sera evidenzia soprattutto la spaccatura interna al Pd, che «si divide» sulla nomina di Gentile. (0040)

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