Le eccellenze della ricerca calabrese forniscono una mappatura aggiornata nella graduatoria provvisoria degli spin-off universitari, del bando avviato da “Calabriainnova”, che accompagna sul mercato i risultati della ricerca calabrese. L’investimento ammonta a 2 milioni di euro per 29 progetti finanziati che coinvolgono 109 ricercatori. Le richiese sono pervenute da tutte e quattro gli atenei calabresi e da centri di ricerca: 20 idee sono pervenute dall’Università della Calabria, 14 dalla “Magna Græcia” di Catanzaro, 12 dalla “Mediterranea” di Reggio Calabria, 2 dalla “Dante Alighieri” di Reggio Calabria e 2 dai Centri Nazionali di Ricerca di Catanzaro e Cosenza. gli spin-off abbracciano tutti i settori. Quelli più gettonati sono Ict e Biotech, un dato che conferma il trend di innovazione del settore medicale e delle tecnologie dell’informazione: dallo sviluppo di nanotecnologie per la veicolazione dei farmaci, a software per l’estrapolazione di informazioni dai big data fino a sistemi che sfruttano l’unione tra i due settori, biotech e Ict come, ad esempio, il sistema web based per la misurazione del livello di malattie degenerative. Ma non mancano i settori di interesse per il nostro territorio. Come lo sviluppo di processi innovativi per l’estrazione di principi attivi dall’olio d’oliva o da piante officinali, oppure strumenti robotici e tecnologici per l’archeologia subacquea o la promozione dei beni culturali.
Giovedì 13 marzo, alle ore 9.30, a Lamezia Terme, nella Sala azzurra della Fondazione “Terina”, saranno presentati i risultati e le prospettive della Rete regionale dell`innovazione. (0070)
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