CATANZARO «Come genitore avrei voluto che l`assassino di mia figlia fosse condannato all`ergastolo». Lo ha detto Mario Luzzi, padre di Fabiana, dopo la condanna a 22 anni di reclusione dell`omicida della figlia, Davide Morrone. «La Procura ha svolto un lavoro encomiabile – ha aggiunto – ed è stato applicato il massimo della pena. È ovvio che noi come genitori non ci daremo mai pace perché nostra figlia è morta, mentre il suo assassino è vivo. In questi casi, infatti – ha aggiunto ancora Mario Luzzi – la giustizia non esiste perché nostra figlia non c`è più e il suo assassino continua a vivere».
«Avrei preferito l`ergastolo, anche se la giustizia dei minori non lo prevede – ha dichiarato il padre della 16enne uccisa – perché gli assassini non dovrebbero avere più vita, così come è avvenuto
per le loro vittime».
«La sentenza nei confronti dell`assassino di mia figlia sia un esempio importante per tutti i casi di femminicidio. Mi auguro che questa decisione dei giudici – ha concluso Luzzi – possa servire a porre fine a tante violenze nei confronti delle donne che si consumano quotidianamente in Italia. Questi sono crimini orrendi e mi auguro che questa condanna possa servire da monito a coloro che si macchiano di tali reati».
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