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Cosenza, il sindaco Occhiuto netturbino per un giorno

COSENZA È una di quelle cose che fa impazzire il web, in primis i social network, con utenti fra il divertito e l`indignato: da un lato una città sommersa dai rifiuti – ieri l`ultimo passaggio su “…

Pubblicato il: 15/03/2014 – 17:26
Cosenza, il sindaco Occhiuto netturbino per un giorno

COSENZA È una di quelle cose che fa impazzire il web, in primis i social network, con utenti fra il divertito e l`indignato: da un lato una città sommersa dai rifiuti – ieri l`ultimo passaggio su “Striscia la notizia” – che si prepara al sovrappiù di presenze ed espositori (dunque “munnizza”, come si dice in riva al Crati) richiamati in città dalla Fiera di San Giuseppe; dall`altro il sindaco in versione “Mussolini raccoglie il grano”, come qualcuno ha ironizzato, appunto, subito su facebook. «Non un sabato qualunque, ma un sabato particolare, iniziato di buon’ora per Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, che, indossate tuta gialla e mascherina, ha affiancato i lavoratori della Società “Ecologia Oggi” nelle operazioni di raccolta dei rifiuti della città». Fin qui il comunicato dell`ufficio stampa. Che parla anche di «un segnale significativo del primo cittadino per far sentire la vicinanza dell’amministrazione comunale e quella del sindaco a tutti coloro che, in queste ore, stanno lavorando e si stanno impegnando per far uscire la città dall’emergenza dei giorni scorsi, ma anche un invito diretto ai cittadini perché anche loro collaborino attraverso la raccolta differenziata».
Nel fotoservizio che accompagna la dettagliata nota stampa, c`è anche una ricaduta politica non da poco: il rito della vestizione (scatti 5-7) è officiato da Giovanni Cipparrone, sindacalista delle tute gialle e vera autorità in materia (suo il coro, una decina d`anni fa, Catizone sindaco, «a munnizza `a ricuglìmu sulu nua» durante un corteo a margine dell`infinita vertenza), consigliere comunale eletto in Sel e “popiliano doc” ma soprattutto tra i fedelissimi di Enzo Paolini, grande (unico?) oppositore di Occhiuto stesso.
Il comunicato chiarisce altri aspetti, non certo da meno: «La differenziata – ha detto Occhiuto – rappresenta il futuro. È l’unica strada a nostra disposizione per dare un significativo contributo ad un pianeta e quindi ad una città più sostenibile , ma anche più pulita, perché priva di rifiuti indifferenziati che quando non si sa dove portarli vengono lasciati per strada perché non si possono raccogliere».
Affiancando gli operatori di “Ecologia Oggi” in alcune delle zone dove l’emergenza rifiuti si era fatta sentire in maniera più critica (via Popilia, Vaglio Lise, Torre Alta, Via Lazio, via Panebianco), il sindaco ha anche condiviso con le tute gialle il rito mattutino della prima colazione, momento «consumato piacevolmente» tiene a precisare la nota stampa. «Oggi – ha commentato il sindaco Occhiuto – sono stato volentieri con alcuni dei 150 operatori e responsabili di Ecologia Oggi che stanno lavorando per strada a pulire la città, per dare una mano ed anche il senso di un’azione dimostrativa. Per dire alla città che tutti indistintamente dobbiamo impegnarci. Quando dipende dal Comune – ha proseguito Occhiuto – la città è pulita perché noi ci impegniamo molto, insieme agli operatori di “Ecologia Oggi” e ai responsabili dell’azienda. Amiamo questa città e la curiamo in ogni minimo dettaglio, accompagnati da un senso di sofferenza quando siamo costretti a subire emergenze di questo tipo che non dipendono da noi e che non possiamo autonomamente risolvere. Un plauso mi sento di rivolgerlo anche ai consiglieri comunali, sia a quelli di maggioranza che a quelli di minoranza, che sono stati molto presi da questa emergenza al punto da recarsi sui luoghi della discarica di Celico».
Poi l`immancabile riferimento alle colpe della Regione. «Purtroppo, però, il problema dei rifiuti non dipende solo dall`amministrazione comunale perché, per il riparto delle competenze, come è ben noto, lo smaltimento riguarda la Regione che deve indicare ai comuni i siti finali. Il punto è che le discariche non sono più disponibili perché inquinano e le popolazioni giustamente si oppongono alle nuove aperture. Per questo è necessario che tutti ci impegniamo nella raccolta differenziata che va fatta per diminuire drasticamente i rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica. Stiamo cercando in tutti i modi di portare nel nostro comune questa buona pratica che, fin quando non c’eravamo noi era sostanzialmente a zero o a sotto zero. Fino al 2011 a sotto zero. Dal 2011 al 2013 al 42%. Questa è già la dimostrazione del nostro forte impegno. Oggi già la città di Cosenza è l’unica città capoluogo di provincia in Calabria con una percentuale di circa il 42% di raccolta differenziata e noi aspiriamo a raggiungere l’obiettivo del 70-80%, proprio perché non vogliamo più che ci siano emergenze come quella che la città ha sofferto in questi giorni». (0070)

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