Ping-pong, oro ungherese per il calabrese Paone

LAMEZIA TERME Un promettente calciatore e aspirante critico cinematografico, dopo un terribile incidente finisce in carrozzina e si dà al table tennis… Ora vince diversi tornei internazionali e punta alle Olimpiadi. Non è una favola – o forse, in parte lo sembra – ma la storia di Daniel Paone, che a Nicastro, 15 anni fa, rimase coinvolto in un drammatico incidente stradale ma da lì riuscì a ripartire. Più forte di prima.  
Ieri Paone – che, nato a Maida, attualmente vive a Firenze causa allenamenti – ha firmato la conclusione delle gare di singolare della Nazionale paralimpica (guidata da Alessandro Arcigli ed impegnata ad Eger, in Ungheria, nel primo torneo internazionale del 2014) con uno storico oro in classe 3: il giovane calabrese in finale ha superato l`amico e compagno di squadra Marco Santinelli, entrambi vincitori per 3-1 delle semifinali, rispettivamente con l`israeliano Ben Asor e il coreano Jeyoung e (a punteggio pieno) dei propri gironi. ??
Proprio le due semifinali – si legge nel sito della Fitet (Federazione italiana tennis tavolo) – hanno consacrato gli azzurri ai vertici della manifestazione. Entrambi in vantaggio per 2-0 sia, Marco che Daniel hanno subito le rimonte degli avversari dimostrando, però, nei momenti decisivi, una freddezza e determinazione mai vista prima. Soddisfatto il direttore tecnico paralimpico, che dalla tribuna si godeva lo spettacolo di una finale tutta tricolore. Bella e nervosa la partita con entrambi non disposti a cedere facilmente. Primo set per Santinelli per 16 a 14, ma poi un doppio 11-9 portava Paone in vantaggio e gli dava la tranquillità per chiudere 3 a 1 e godersi il meritato “Inno di Mameli” che, idealmente, accomuna i due protagonisti dell`incontro e tutti i compagni della Nazionale paralimpica che hanno visto l`incontro dal vivo (Francesco Lorenzini e Samuel De Chiara) o in streaming. Forza Daniel! (0070)