Potrebbe nascondersi un inquietante messaggio dietro lo strano episodio avvenuto nella notte tra domenica e lunedì sotto casa del sostituto procuratore della Dda Pierpaolo Bruni a Crotone. Ignoti a bordo di una utilitaria nera sono arrivati sotto il palazzo in cui vivono il magistrato e la sua famiglia. Uno degli occupanti del mezzo si è avvicinato alla vettura del padre del pm Bruni e dopo aver forzato lo sportello l`ha spostata lasciandola sotto il cartello che indica la rimozione forzata. A quel punto è risalito sull`auto nera e si è allontanato. Il tutto davanti alle telecamere di videosorveglianza che costeggiano l`edificio e sono ben visibili dalla strada. Difficile pensare che a bordo di quell`auto vi fossero dei semplici ladri d`auto. Anche perché la vettura della famiglia del magistrato sarebbe poco appetibile sul mercato delle macchine rubate visto che si tratta di una semplice utilitaria Fiat con ben 25 anni di vita. Ma c`è un altro particolare che sembra poter fugare anche gli ultimi dubbi. L`auto nera ripresa sotto casa di Pierpaolo Bruni è stata rinvenuta bruciata qualche ora dopo nelle campagne di Isola Capo Rizzuto.
Un episodio su cui la squadra mobile di Crotone è al lavoro per tentare di fare chiarezza. Bruni, che per anni si è occupato della criminalità organizzata crotonese infierendo colpi durissimi ai potenti clan di quell`area della Calabria, da anni vive sotto scorta. Attualmente è titolare di scottanti inchieste che toccano i rapporti inconfessabili tra la criminalità e settori della politica e dell`imprenditoria. Suo è il fascicolo sulle infiltrazioni nell`Asp di Cosenza, così come porta la sua firma l`inchiesta sugli investimenti economici a Roma e nel Nord Italia dei clan vibonesi. (0080)
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