ROMA Annullamento senza rinvio «perché il fatto non costituisce reato». Questa la decisione presa dalla sesta sezione penale della Cassazione, ribaltando le sentenze dei giudici di primo e secondo grado che avevano condannato il governatore “dimissionario” della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, per omissione di atti d’ufficio nell`ambito del processo sulla discarica di Longhi Bovetto. E l’assoluzione arriva anche per l’ex dirigente comunale Igor Paonni, anche lui in precedenza condannato in entrambi i gradi di giudizio. Per entrambi, la Suprema corte ha escluso l’esistenza del dolo nella condotta dell’ex sindaco e del dirigente comunale nella gestione delle procedure di bonifica del sito, all’indomani della dismissione della discarica.
In precedenza, i giudici di merito avevano invece confermato l`impianto accusatorio ricostruito nell’inchiesta coordinata dal pm Sara Ombra, secondo cui Scopelliti, come ex sindaco di Reggio, non avrebbe messo in atto le dovute azioni di programmazione, controllo e vigilanza sull`operato del dirigente Paonni, curatore del progetto preliminare e della realizzazione delle opere necessarie alla bonifica dell`ex discarica, chiusa nel 1999 e mai realmente messa in sicurezza.
Tanto Scopelliti, come Paonni erano stati dunque condannati per non aver vigilato sullo smaltimento del percolato, liquame derivante dalla decomposizione dei rifiuti, la cui eliminazione – un intervento da 6mila euro – è stato finanziato con estremo ritardo rispetto al progetto di bonifica del sito curato da Paonni e approvato nel 2006. Il caso all`epoca era esploso anche perché nelle immediate vicinanze dell`ex discarica è presente una scuola elementare ultimata da 10 anni, ma che non era mai potuta divenire operativa proprio a causa della mancata bonifica dell’area. Nell`ultima udienza, il sostituto pg di Cassazione Oscar Cedrangolo aveva chiesto di dichiarare prescritto il reato contestato ai due imputati. (0040)
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