REGGIO CALABRIA La nuova bozza di legge elettorale non piace a Salvatore Pacenza. Nemmeno un po`. Il motivo è presto detto: le province più piccole, Crotone e Vibo, rischiano di non essere rappresentate a dovere. Il consigliere regionale di Fi lo sa e prova a correre ai ripari prima che il nuovo testo ottenga il via libera definitivo. «Fermo restando che la posizione di Forza Italia era quella di procedere a una nuova legge elettorale regionale con un sistema che prevedesse le liste bloccate, ribadisco il mio invito a formulare ulteriori proposte che tengano conto anche della necessaria rappresentanza per i piccoli territori come Crotone e Vibo», dice Pacenza.
Il presidente della commissione Sanità ricorda che la proposta formulata da Forza Italia – che prevedeva la cancellazione delle preferenze – «era un tentativo di “detergere” la politica calabrese dal clima avvelenato in cui essa purtroppo versa, dando ai partiti una chance di trasparenza e credibilità davanti ai rispettivi elettori. Preso atto però della compattezza emersa nella riunione dei capigruppo di ieri sul mantenimento delle preferenze, è sembrato a tutti noi cosa responsabile uniformarci alla decisione dei presenti alla discussione, visti anche i tempi ristretti a disposizione dell’assemblea per giungere all’approvazione di un nuovo testo di legge elettorale regionale». Ma, dopo la desistenza sulle preferenze, Pacenza non intende fare dietrofront anche sul principio di rappresentanza. «Ritengo – spiega il consigliere crotonese –– ancora non si sia affrontato con la giusta chiarezza le modalità attraverso cui garantire la rappresentanza dei piccoli territori come Crotone e Vibo. Viste le difficoltà socio-economiche in cui versano entrambe le realtà, sarebbe davvero una iattura per loro non poter esprimere dei rappresentanti del territorio che si facciano portavoce di quelle istanze all’interno della Regione». Ecco perché «è necessario approfondire ulteriormente anche la definizione dei collegi laddove, il mancato rispetto della normativa nazionale e quindi dei parametri territoriali, potrebbe portare a nuovi profili di illegittimità. In questo momento è utile sfruttare tutte le risorse consultive sulla legge elettorale di cui il consiglio regionale si sta già avvalendo in modo da garantire ai calabresi il sistema più trasparente e democratico durante le elezioni. Sono sicuro che la sensibilità e il rispetto dei colleghi consiglieri verso questi dubbi da me sollevati verranno tenuti nelle debita considerazione durante la discussione che si evolverà nei prossimi giorni». (0040)
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