La condanna nel “processo Fallara” lo ha allontanato dalla presidenza della Regione eppure Peppe Scopelliti continua con le sue scelte a influenzare la vita politica calabrese. Se il governatore fallisce l`appuntamento con l`elezione al Parlamento europeo si aprirà una stagione di lunghi coltelli nel Nuovo centrodestra. E anche in Forza Italia si gioca di rimessa in attesa di capire meglio la situazione. Nel Pd, a parole ci si professa indipendenti e pronti a rappresentare l`alternativa al centrodestra, ma nei fatti il partito appare ancora ingabbiato dalla logica dei veti incrociati. E a rischio implosione sembra essere pure il Movimento 5 Stelle. Il gruppo parlamentare è ormai diviso in due fazioni e la resa dei conti potrebbe aprirsi il giorno dopo le europee. Soprattutto se i pentastellati dovessero raccogliere una percentuale di consensi inferiore alla media nazionale. Ma lo stesso discorso vale per i democrat. Abbiamo intervistato i tre candidati calabresi, Pino Arlacchi, Mario Maiolo e Mario Pirillo. Oltre ai programmi e alle buone intezioni c`è da convincere una base che non ha ancora iniziato a respirare quella ventata di rinnovamento che invece Renzi ha portato nei Palazzi romani. (0070)
(sul numero 148 del Corriere della Calabria, in edicola da oggi a giovedì 1° maggio, gli articoli di Antonio Ricchio, Eugenio Furia e Pietro Bellantoni)
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