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Depurazione, rinviati a giudizio gli amministratori di Smeco e Giseco

PAOLA Tutti rinviati a giudizio. Gli amministratori della Smeco e della Giseco, le società che hanno gestito negli anni gran parte dei depuratori del Tirreno cosentino, dovranno ora affrontare il p…

Pubblicato il: 29/04/2014 – 15:46
Depurazione, rinviati a giudizio gli amministratori di Smeco e Giseco

PAOLA Tutti rinviati a giudizio. Gli amministratori della Smeco e della Giseco, le società che hanno gestito negli anni gran parte dei depuratori del Tirreno cosentino, dovranno ora affrontare il processo. Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari che ha così rinviato a giudizio Domenico Albanese, Jessica Plastina, Raffaele Romeo e Rosaria Rita Mazzacuva. Le quattro persone dovranno ora rispondere di disastro ambientale, frode nelle forniture e illecito smaltimento dei rifiuti. La vicenda risale al 2012 quando gli inquirenti – coordinati dal procuratore capo di Paola, Bruno Giordano, avrebbero accertato che i fanghi della depurazione – senza alcun trattamento, venivano smaltiti direttamente in mare. Un modus operandi che, secondo le indagini condotte sarebbero avvenuti almeno in due casi, accertati dalla Procura di Paola. In particolare a Fuscaldo, i fanghi venivano interrati e poi attraverso il fiume Maddalena sarebbero finiti in mare. Una situazione simile sarebbe emersa anche a Tortora quando in pieno giorno un fiume di liquami sarebbero terminati nella spiaggia e poi nel Tirreno cosentino. Una vicenda che il Corriere della Calabria aveva raccontato nel numero 8 del 2011. In quell`occasione gli inquirenti, passando a setaccio le bolle di consegna dei fanghi avrebbero accertato la sparizione di almeno due milioni di chilogrammi. Ma dalle carte dell`inchiesta gli investigatori emergerebbero decine di casi di cattiva depurazione che di fatto non avrebbe permesso una corretta gestione dei liquami fognari che, non trattati, di fatto sarebbero finiti in mare inquinando il litorale. Da qui la richiesta, oggi accolta dal gup di Paola di rinviare a giudizio i quattro che, secondo l`accusa, avrebbero permesso con la loro condotta questa pessima gestione del sistema di depurazione delle acque lungo il Tirreno cosentino. La prima udienza è stata fissata per l`8 aprile del 2015.

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