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IL SEQUESTRO | Il Pd interroga il governo

CROTONE Il caso dell`area sequestrata a Isola Capo Rizzuto dalla Capitaneria di porto approda sulla scrivania del ministro dell`Ambiente Gian Luca Galletti. C`è un`interrogazione, firmata dai deput…

Pubblicato il: 30/04/2014 – 13:22
IL SEQUESTRO | Il Pd interroga il governo

CROTONE Il caso dell`area sequestrata a Isola Capo Rizzuto dalla Capitaneria di porto approda sulla scrivania del ministro dell`Ambiente Gian Luca Galletti. C`è un`interrogazione, firmata dai deputati calabresi del Pd Magorno, Bruno Bossio, Oliverio, Stumpo, Battaglia, Censore, Covello e D`Attorre, in cui viene chiesto se il governo «non ravvisi nel comportamento dell’amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto, che non ha disposto immediatamente il sequestro del terreno sottoposto a violento sbancamento in uno dei lembi più belli della costa jonica, responsabilità per aver arrecato grave danno all’ambiente e al paesaggio e alterato l’equilibrio dell’Area marina protetta di Capo Rizzuto». Non è finita qui perché gli 8 deputati democrat chiedono pure se l`esecutivo Renzi «non ritenga di attivare tutte le sue competenze, affinchè la società agricola “Verdi Praterie “ ristabilisca e restituisca interamente l`equilibrio naturale ed ambientale violati in una delle aree più belle e apprezzate dal punto di vista paesaggistico della Calabria, soggetta pertanto a precise intoccabili norme di tutela ambientale».
Nell`interrogazione si ricorda che l`area sottoposta a sequestro «è dell’azienda agricola a responsabilità limitata “Verdi Praterie”, che si occupa prevalentemente di allevamenti di bufali e di trasformazione e produzione di prodotti agricoli e caseari originati dalla lavorazione di latte di origine bufalina – ma la ragione sociale spazia all’ospitalità ed alla ricezione –, ed è controllata dall’Im.Mar., la holding della famiglia del dottore Marrelli, marito della vicepresidente della Regione Calabria, architetto Antonella Stasi. Il dottore Marrelli detiene il 91 % delle azioni della società».
I deputati del Pd ricordano che «la certificazione di inizio di attività riguardava solo la sistemazione ambientale. La Scia, presentata la scorsa estate, è stata bloccata dall’ufficio tecnico del Comune di Isola Capo Rizzuto e sembra che fosse priva della maggior parte delle autorizzazioni necessarie; la richiesta di inizio dei lavori è stata presentata da uno dei due amministratori della società ed è stata bocciata per vizi formali, anche se sembra sia stata corredata da pareri positivi della Capitaneria di porto e dell’Area marina protetta. I pareri ovviamente erano relativi alla sola sistemazione ambientale e non per effettuare con ruspe sbancamenti significativi che avrebbero alterato, così come in parte è accaduto, la bellissima costa». (0030)

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