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Corruzione elettorale, nuovi guai per Nucera

REGGIO CALABRIA Potrebbero esserci guai – e molto seri – in vista per il segretario questore Gianni Nucera, già nei mesi scorsi finito nella bufera – e sotto indagine – per le accuse di corruzione…

Pubblicato il: 21/05/2014 – 22:00
Corruzione elettorale, nuovi guai per Nucera

REGGIO CALABRIA Potrebbero esserci guai – e molto seri – in vista per il segretario questore Gianni Nucera, già nei mesi scorsi finito nella bufera – e sotto indagine – per le accuse di corruzione elettorale emerse nel corso del dibattimento al processo Alta Tensione. A puntare il dito contro di lui erano stati non solo alcuni imputati, fra cui il suo ex pupillo, Pino Plutino, in carcere perché ritenuto l’uomo nelle istituzioni del clan Caridi, ma anche il padre di altri due imputati, i fratelli Filippo e Domenico Condemi, che in aula aveva denunciato: «Nel 2000 Nucera venne a chiedermi appoggio elettorale (…) ho sempre fatto politica e non ho mai voluto niente ma con Nucera ho parlato chiaro: io ti aiuto ma devi considerare che ho due figli. Nei prossimi cinque anni un posto, un qualcosa. Sono passati 5 anni, poi ne sono passati altri cinque e siamo arrivati a dieci. Ma da Nucera non ho avuto niente». Un quadro inquietante che aveva portato all’apertura di un fascicolo a carico di Condemi, come del politico, entrambi accusati di concorso elettorale. Un quadro oggi confermato da Giuseppe Nucera, ex componente della segreteria politica dell’attuale segretario questore, Gianni Nucera, nonché candidato nelle sue liste nel 2011. Rispondendo alle domande del pm Stefano Musolino e delle difese, il testimone ha riferito di aver ascoltato personalmente consigliere regionale prendere accordi con Giuseppe Condemi, cui aveva promesso una “sistemazione” per uno dei figli, in cambio dell’appoggio elettorale. Ma questa – stando al testimone – non era che una delle tecniche utilizzate per raccogliere consensi. Stando a quanto dichiarato da Giuseppe Nucera, infatti, all’interno della segreteria del politico sarebbe esistita una «struttura organizzativa» mirata all’organizzazione di quelle che venivano definite «attività sociali», ma in realtà ma in realtà sarebbero state occasioni per raccogliere i desiderata e i problemi degli abitanti delle case popolari, ovviamente – afferma il teste – in seguito ricontattati a ridosso delle elezioni. Un’affermazione che si incastra con quanto in precedenza riferito da un altro testimone, Domenico Costantino, dal 2006 al 2008 impiegato nella segreteria politica di Nucera, che qualche mese fa in aula ha dichiarato: «All’epoca, io ero nello staff di Nucera e mi occupavo delle questioni relative all’assegnazione delle case popolari come responsabile dell’Amia. Una serie di assegnatari venivano alla segreteria a chiedere assistenza, ma non tutti erano iscritti all’Amia». Dichiarazioni che all’epoca avevano fatto drizzare le orecchie al pm Stefano Musolino, che da Costantino ha voluto sapere se a questo «servizio», offerto dallo staff dell’onorevole Nucera, corrispondessero poi delle specifiche richieste di voto. Una domanda precisa, che ha ottenuto risposte vaghe fino a quando Costantino non si è lasciato strappare «presumo di sì, anche se non ho elementi per confermarlo. Era un’attività politica». Tutte circostanze che oggi potrebbero confluire in un procedimento stralcio, a carico del segretario questore che rischia di passare da denunciante a denunciato. Era stato lui infatti a mettere nei guai il suo ex pupillo, Pino Plutino, accusandolo di aver fatto da mediatore fra lui e i suoi cugini, i fratelli Condemi, per l’assunzione di un membro della famiglia. Inizialmente sarebbe stata caldeggiata l’assunzione di uno dei fratelli Condemi, Domenico – scartato perché inadatto al ruolo – quindi la scelta sarebbe caduta sulla nipote dei due, Maria Cuzzola. (0090)

Alessia Candito

 

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