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Terra Bruciata, il pm chiede dieci anni

REGGIO CALABRIA È di dieci anni di carcere e cinquemila euro di multa la richiesta di condanna avanzata dal pm Stefano Musolino per Claudio Bianchetti e Antonino Sinicropi, accusati di essere i ver…

Pubblicato il: 21/05/2014 – 22:00
Terra Bruciata, il pm chiede dieci anni

REGGIO CALABRIA È di dieci anni di carcere e cinquemila euro di multa la richiesta di condanna avanzata dal pm Stefano Musolino per Claudio Bianchetti e Antonino Sinicropi, accusati di essere i veri e propri terminali operativi dell’anziano boss Pasquale Libri, già condannato nell’ambito del medesimo procedimento, ma con rito ordinario, a 18 anni di carcere. Stando a quanto emerso dall’inchiesta Terra Bruciata, i due – oggi alla sbarra in abbreviato – sarebbero stati strumenti dell’anziano boss, che nonostante la scarcerazione ottenuta per motivi di salute avrebbe continuato indisturbato a dirigere il clan Libri e ad esercitare il proprio potere criminale taglieggiando gli imprenditori edili impiegati nella realizzazione di lavori sia pubblici che privati. 
L’attività investigativa condotta dal comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria ha dimostrato come Pasquale Libri, nella qualità di ideatore e mandante, Claudio Bianchetti e Antonino Sinicropi, quali emissari del primo, abbiano vessato l’imprenditore edile Andrea Cutrupi, tentando di indurlo alla consegna di 50.000 euro. Un “semplice” prestito, avevano riferito inizialmente all’imprenditore gli emissari del clan, per poi  chiarire che quella non era altro che la “tassa di sicurezza” da pagare per poter continuare a lavorare. Una tassa da pagare in silenzio e per intero. «Non pensare nemmeno di presentarti la prossima volta con una cifra irrisoria tipo 10.000 euro. Devono essere 50.000», avrebbero riferito i due all’imprenditore, che ha preferito denunciare le vessazioni subite piuttosto che calare la testa al giogo imposto dal potente clan Libri. 
Ma Cutrupi non è di certo l’unica vittima del clan Libri. Gli elementi emersi nell’ambito dell’indagine Terra Bruciata coincidono infatti con l’inchiesta “Cosmos”, che ha svelato che i Libri avrebbero tentato di mettere le mani anche sul costruendo nuovo palazzo di giustizia. Per ordine del boss Libri, Bianchetti e Sinicropi avrebbero infatti imposto alla  ditta “Bentini”, incaricata dei lavori di realizzazione, l’assunzione di maestranze, forniture di beni e servizi necessari per l’espletamento dei lavori, tra cui quello della ristorazione. (0090)

a. c.

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