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Diga del Melito, Manno: se ho sbagliato pagherò

CATANZARO «Abbiamo sempre lavorato per realizzare l’opera. Chi ha sbagliato dovrà pagare e se ho sbagliato io sono pronto a pagare io». Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente del Consorzio…

Pubblicato il: 22/05/2014 – 22:00
Diga del Melito, Manno: se ho sbagliato pagherò

CATANZARO «Abbiamo sempre lavorato per realizzare l’opera. Chi ha sbagliato dovrà pagare e se ho sbagliato io sono pronto a pagare io». Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente del Consorzio di bonifica Ionio catanzarese, Grazioso Manno, in relazione ai lavori per la Diga sul fiume Melito, l’ente che deve completare la realizzazione dell’opera. «È giunta l’ora di uscire – aggiunge Manno – dalle nebbie che avvolgono e che si sono addensate sulla ripresa dei lavori per il completamento della diga: non possiamo più aspettare».
Il presidente Manno – è detto in un comunicato – «non ci sta più a sopportare quell’insostenibile pesantezza delle lungaggini burocratiche amministrative che stanno impedendo di portare a termine quella che avrebbe dovuto essere, ed ha tutti i requisiti per esserlo, oltre che la più grande opera in cantiere del sud, la struttura di approvvigionamento idrico a fini multipli (potabile, irriguo, industriale ed idroelettrico) cruciale per tutta la Calabria centrale. La diga nel comune di Gimigliano, con un bacino di utenza in una area che va dalla fascia jonica fino alla piana di Lamezia e al monte Poro, riguarda la vita e lo sviluppo di questo ampio comprensorio, nel quale insistono mezzo milione di persone (il 25% della popolazione calabrese), 50 comuni, migliaia di aziende agricole ed industriali».
«Ogni giorno – afferma ancora Manno – abbiamo lavorato e profuso energie perché noi la diga intendiamo davvero realizzarla. Non ci stiamo a passare tra quelli che hanno sprecato fino ad oggi circa 87 milioni di uro. Nonostante ripetuti e continui incontri svolti a Roma con i massimi dirigenti degli enti interessati sembra che una giungla impenetrabile impedisca la realizzazione dell’opera. In una recentissima lettera, inviata al Provveditore interregionale delle Opere pubbliche della Calabria e Sicilia, Vittorio Rapisarda, al sottosegretario Graziano Delrio, al ministro alle infrastrutture Maurizio Lupi e al direttore generale per l’Edilizia statale, Giovanni Guglielmi, oltre alla richiesta della messa a disposizione di alcune somme, ho fatto presente che è mia intenzione intraprendere qualunque altra azione consentita per risolvere una volta per tutte la vicenda, che assume contorni poco chiari, ed andare fino in fondo per tutelare gli interessi del Consorzio, dei consorziati e di tutta la collettività. La realizzazione della diga – insiste Manno – deve trovare un posto di primo piano nella cabina di regia per la Calabria istituita dal premier Renzi e coordinata dal sottosegretario Delrio». (0070)

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