MONTALTO UFFUGO Franco Aceto può vantare un triste primato: è uno dei pochissimi sindaci iscritti al Pd sconfitto al primo turno in questa tornata elettorale. Contrariamente a quanto successo nel resto del Paese, infatti, la città di Montalto Uffugo – uno dei due centri calabresi, l’altro è Rende, con popolazione superiore ai 15mila abitanti che domenica scorsa è tornato alle urne – viene conquistata dal centrodestra dopo 10 anni di amministrazione Gravina (che riesce a salvare l’onore conquistando un seggio in consiglio comunale). Vince Pietro Caracciolo, avvocato di professione e un passato politico nella Margherita, nei Verdi e nella lista “Scopelliti Presidente”, che conquista il consenso 6451 montaltesi pari al 52,47%. Dietro di lui il democrat Franco Aceto – presidente del consiglio comunale nell’ultima legislatura – che non va oltre il 38,55% pari a 4740 preferenze. A nulla è servita la buona performance del Pd, che conquista la palma del partito più votato in città.
Quanto agli altri candidati a sindaco, per loro ci sono soltanto le briciole. Marcello Rugna del Movimento 5 Stelle non riesce nemmeno a conquistare per sé il seggio in Consiglio e deve accontentarsi di 639 voti pari al 5,19%. Chiude Luciano Corniola, anima ribelle del Pd, che ha scelto di fare corsa autonoma con la lista civica “Progetto Montalto”. Per lui 464 voti che equivalgono al 3,77% dei voti espressi. Il day after allo scrutinio è stato comunque all’insegna del fair play. Aceto ha chiamato Caracciolo per complimentarsi per la vittoria ottenuta e lo stesso ha fatto Corniola.
Il nuovo sindaco potrà contare su una maggioranza composta da 10 elementi. A guidare la pattuglia sarà l’Udc, che ha eletto tre propri rappresentanti: Biagio Faragalli – per il commissario dello Scudocrociato in provincia di Cosenza c’è anche il record di preferenze, 630 quelle totalizzate – Luigi Ripoli e Livia Puntillo. Due i rappresentanti eletti nella fila di “Montalto nel cuore”: Gerardo Molinaro e Vincenzina Calomino (primo dei non eletti Raffaele Allevato) e altrettanti per la lista “Caracciolo Sindaco”: Enrica Napolitano e Giancarlo Aspromonte. In consiglio entrano pure Marco Bosco (“Progetto Montalto”), Emilio D’Acri (“Stelle Comete”) e Luigi Siciliano (“Montalto Azzurra”).
È evidente che qualcuno rimasto fuori in questa prima fase potrebbe essere “ripescato” con l’ingresso in giunta di uno dei consiglieri appena nominati. È il caso, giusto per fare qualche esempio, di Mario Speranza, primo dei non eletti dell’Udc o di Silvio Ranieri (“Stelle Comete”) e Gianni Cosentino (“Montalto Azzurra”).
L’opposizione sarà rappresentata, oltre che dal candidato a sindaco perdente Aceto, anche dai rappresentanti del Pd Alfredo Muto e Teresa Lirangi, da quello della lista “Noi tutti per Montalto” Salvatore Esposito, da Ugo Gravina dei “Riformisti-Pse” e da Stefano Vocaturo di “Agorà”.
Caracciolo ha festeggiato la vittoria in piazza la notte scorsa e si è lasciato andare all’entusiasmo dopo una campagna elettorale carica di tensioni e dubbi: «I montaltesi avuto il coraggio di ribellarsi all’interno delle urne cosa che, probabilmente in questi dieci anni non hanno avuto la possibilità di fare e voi sapete tutti quanti i motivi. Ad ogni modo, permettemi, vorrei ringraziare, perché ho abusato abbastanza della pazienza di tutti i miei collaboratori, i miei amici che mi hanno sostenuto, che mi hanno portato avanti in questa danza, perché per me è stata una danza, infatti non mi sono affaticato affatto». (0070)
x
x