ROSARNO Centoottantaquattro piante di cannabis indica dell’altezza variabile tra i 50 ed 250 centimetri per circa 90 chili di droga, 1,6 chili di marijuana essiccata e confezionata e 2.770 euro in contanti sono state trovate nell'”azienda” di produzione di stupefacenti scoperta dai carabinieri a Rosarno.
Nel capannone era stata allestita una vera e propria «industria di sostanza stupefacente» completa di impianto di irrigazione con sistema a goccia ed elettrico, realizzato con un allaccio abusivo alla rete pubblica, costituito da 30 fari ad altissimo potenziale da 600 WATT ciascuno.
I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato per coltivazione ai fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente e furto aggravato di energia elettrica, Domenico Restuccia, di 46 anni, Giuseppe Gioffrè (47), Stefano Zangari (35) e Emilia Cassamagnano (43). All’operazione, coordinata dalla Compagnia carabinieri di Gioia Tauro, hanno partecipato i militari della Tenenza di Rosarno, quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e un’unità cinofila del Goc di Vibo Valentia. (0030)
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