ROMA Da Palazzo Chigi sono state inviate richieste alle tre Procure che indagano su Claudio Scajola (Roma, Reggio Calabria e Bologna) per sapere se tra i documenti sequestrati nell’archivio dell’ex ministro ci sono anche carte dei servizi segreti riferibili al periodo (2006-2008) in cui Scajola è stato presidente del Copaco-Copasir. Tra la documentazione per ora pervenuta da una sola delle tre Procure consultate non ci sono carte riguardanti l’Intelligence. Lo ha riferito il sottosegretario con delega ai Servizi segreti, Marco Minniti, in audizione al Copasir, secondo quanto ha detto al termine il presidente del Comitato, Giacomo Stucchi. Si stanno valutando le procedure per allontanare dal servizio l’agente dell’Aise cui l’ex ministro Claudio Scajola aveva affidato parte del suo archivio. Lo ha riferito – secondo quanto si apprende – il sottosegretario Minniti al Copasir. Dall’inchiesta su Scajola è emerso che diverse buste piene di documenti del politico ligure ora in carcere si trovavano nella casa di un funzionario dell’Aise. Alcuni componenti del Coapsir hanno chiesto conto a Minniti del comportamento dell’agente e il sottosegretario avrebbe spiegato che l’uomo potrebbe essere allontanato dal servizio. Minniti, ha spiegato Stucchi, «ha riferito l’attività che si sta svolgendo per definire i contorni della vicenda per quanto riguarda i profili d’interesse dell’Intelligence. La prima parte della documentazione pervenuta da una delle Procure non sembra contenere documenti riguardanti i servizi, ma soprattutto carte, di limitato interesse, del periodo in cui Scajola era ministro dell’Interno». A quanto si apprende, la Procura di Roma sarebbe l’unica per ora ad avere risposto alla richiesta di informazioni arrivata da Palazzo Chigi. Il sottosegretario, comunque, ha aggiunto Stucchi, «ci ha dato assicurazioni che il Copasir sarà informato con tempestività sul materiale che arriverà in futuro». (0050)
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