COSENZA La Cassazione ha deciso: sarà la Procura di Catanzaro a portare a termine le indagini sui falsi esami all’Università della Calabria. L’inchiesta è partita a seguito di un esposto presentato alla magistratura dall’ateneo di Arcavacata su presunte irregolarità nella tenuta dei registri che certificano il sostenimento degli esami universitari. L’inchiesta, denominata “110 e lode”, vede al banco degli imputati 61 persone. Le indagini si sono bloccate nel dicembre scorso: fu allora che il gip di Catanzaro riconobbe la propria incompetenza territoriale, sostenendo che sulla vicenda sarebbe dovuta intervenire la procura di Cosenza. Ma anche Cosenza si era già dichiarata incompetente a giudicare di reati informatici, il cui trattamento compete alla Procura distrettuale (quella di Catanzaro, appunto). Un guazzabuglio giuridico che aveva messo la palla in mano alla Cassazione. Fu il pm della Procura di Cosenza Antonio Tridico a sollevare la questione e chiedere che fossero i giudici della Corte suprema a dirimerla. (0020)
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