CATANZARO Casse vuote e rischio di uno stop alle porte della stagione estiva per il sistema dei rifiuti in Calabria. L’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pugliano, usa toni preoccupati e ultimativi davanti ai giornalisti convocati per annunciare le misure in procinto di essere attuate nei prossimi giorni dalla Giunta regionale per «evitare il collasso del sistema». Due gli interventi principali – «dolorosi e antipopolari ma necessari», li definisce l’assessore –, che saranno deliberati a breve dall’esecutivo: la nuova tariffa sul servizio da applicare ai Comuni che dai 91 euro attuali passerà a 148 euro per tonnellata di rifiuti e la messa in mora, per l’anno 2014, delle amministrazioni comunali debitrici che, in mancanza di soluzioni di pagamento, subiranno la nomina di un commissario ad acta. «La stagione commissariale sui rifiuti è ormai finita e adesso – ha affermato Pugliano – c’è la necessità, da parte della Regione, di riordinare i conti dal momento che non si possono creare buchi di bilancio. L’adeguamento della tariffa è la necessaria sintesi di quelli che sono i costi che la Regione sta sostenendo per il 2014. La tariffa vigente è antiquata, squilibrata e non adeguata. Non possiamo certo permetterci il lusso di creare buchi di bilancio e pagare 100 chiedendo 50. Dal conto economico, pur avendo abbattuto di molto i costi di alcuni servizi, è venuta fuori l’entità di una tariffa che, tuttavia, le amministrazioni comunali potranno abbattere incentivando la raccolta differenziata. Ci sono fasce di percentuali di differenziata, infatti, che possono ridurre fino ad un massimo di 40 euro la tariffa». «L’altra misura più dura e dolorosa che sicuramente vorremmo evitare – ha detto ancora Pugliano – è l’applicazione della legge regionale n.18 del 2013 per i Comuni morosi che non hanno risposto positivamente alla serie di nostre note, solleciti e diffide per il pagamento di quanto dovuto. Stiamo per applicare, infatti, le procedure di nomina dei commissari ad acta. Le casse sono vuote e non possiamo permetterci il lusso di fare fermare il sistema dei rifiuti perché i Comuni sono disattenti e non pagano quanto si sono impegnati a pagare con i contratti che hanno stipulato». «Dalla gestione commissariale – ha rilevato l’assessore – abbiamo ereditato un sacco di crediti che fino al 2012 non possiamo riscuotere. Le somme relative al 2013, sulla base della legge 18, invece, possiamo e dobbiamo incassarle anche facendo leva sugli strumenti coercitivi a disposizione. C’è grande disordine sui conti per non dire altro. Con sommo dispiacere e un certa sofferenza, da fine maggio abbiamo inviato le diffide ai Comuni morosi e la nostra speranza, anche da ex amministratori locali, è quella che si eviti la nomina dei commissari ad acta. Avremmo voluto non usare la clava ma quello che ci sta a cuore è soprattutto l’interesse della collettività calabrese». L’assessore Pugliano ha, poi, annunciato un’altra iniziativa in tema di rifiuti: «Ho chiesto l’inserimento della legge di riordino sui rifiuti nell’ordine del giorno della riunione del consiglio regionale convocata per mercoledì 11 giugno. Spero che questa mia richiesta, almeno questa volta, venga accolta». «Già nella precedente seduta del consiglio – ha aggiunto Pugliano – ho mandato una nota con la quale chiedevo ai capigruppo e al presidente del consiglio regionale l’inserimento della legge di riordino. Ci riproverò mercoledì sperando di avere più fortuna. Sarei dispiaciuto se neanche l’11 giugno mi fosse consentito di fare approvare questa legge perché dopo il 30 giugno c’è una norma nazionale inserita nel “Decreto milleproroghe” che assegna ai prefetti il potere sostitutivo di composizione degli ambiti che la legge regionale da oltre un anno ha cercato di istituire». (0090)
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