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«Giù le mani dall'Annunziata»

COSENZA «Chiediamo solo che la nostra sanità venga governata». È quanto sostengono in una nota i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dell’ospedale di Cosenza. «C’è grande allarme tra i me…

Pubblicato il: 10/06/2014 – 22:00
«Giù le mani dall'Annunziata»

COSENZA «Chiediamo solo che la nostra sanità venga governata». È quanto sostengono in una nota i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dell’ospedale di Cosenza. «C’è grande allarme tra i medici dell’Annunziata – prosegue la nota – relativamente alle notizie trapelate in questi giorni secondo cui il ministero della Salute sbloccherebbe parzialmente in Calabria il turnover, dopo aver deciso a tavolino sulla base di calcoli puramente economici, che alcuni ospedali, e tra questi l’ospedale di Cosenza – considerato Hub di secondo livello e come tale deputato solo alla gestione degli acuti, presenterebbe medici in esubero in quasi tutte le unità operative. Tutto ciò contrasta con quanto, da mesi, sta denunciando l’Intersindacale dei medici che, nell’evidenziare – conti alla mano – le gravi carenza del personale sanitario tutto (medici, infermieri, organizzazioni sindacali)hanno finanche scritto più volte al ministro Lorenzin e sono stati, in più occasioni, ricevuti dal prefetto e dal sindaco di Cosenza. I medici hanno anche sottolineato in più occasioni come a questa acclarata mancanza di personale si tenta di sopperire con turni aggiuntivi e con ordini di servizio».

«Le organizzazioni sindacali – prosegue la nota – si chiedono se questa rilettura distorta dei dati da parte dell’Agenas non sia applicabile a modelli diversi da quello che è oggi l’ospedale Annunziata, che è una sorta di cattedrale nel deserto costretta a fare fronte alle richieste di salute di tutto il territorio cosentino. Il management aziendale assiste indifferente a questo gioco al massacro che si sta consumando ai danni dell’ospedale di Cosenza senza precisare, ai vertici nazionali, che non si può parlare di esuberi di personale sanitario in un territorio come quello cosentino, che ha il più basso numero di posti-letto per milione di abitanti, ospedali spoke che non funzionano per carenza di strutture, di personale e di posti letto e che non è stato riorganizzato dopo i tagli lineari già apportati».

«Le organizzazioni sindacali – conclude il documento – auspicando che avvenga al più presto lo sblocco del turn over, si riservano di attuare tutte le forme di opposizione a tale documento del ministero chiedendo una relazione dettagliata al Tavolo Massicci in merito alle reali piante organiche di tutte le unità operative, trasmesse dalla nostra Azienda ospedaliera e invitano anche le organizzazione sindacali del territorio ad agire in sinergismo». (0030)

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