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Droga e armi sui pullman per il Nord: 12 arresti

Dall’Aspromonte all’Emilia Romagna fino a raggiungere, ultime tappe, Ravenna, e soprattutto Santena, in Piemonte. Da qui passava, attraverso i pullman della linea Reggio Calabria–Torino, un importa…

Pubblicato il: 12/06/2014 – 13:46
Droga e armi sui pullman per il Nord: 12 arresti

Dall’Aspromonte all’Emilia Romagna fino a raggiungere, ultime tappe, Ravenna, e soprattutto Santena, in Piemonte. Da qui passava, attraverso i pullman della linea Reggio Calabria–Torino, un importante traffico di droga e armi intercettato alle 8.55 circa di questa mattina dalla Dda di Torino. Il carico comprendeva in particolare skunk (da cui il nome dell’operazione), marijuana geneticamente modificata caratterizzata dalla forte presenza di principio attivo e dalla elevata tossicità. In manette sono finiti 12 tra calabresi, piemontesi e campani, che nelle roccaforti del Nord (Piemonte ed Emilia) mantenevano agevolmente i contatti.
Proprio questi hanno permesso agli inquirenti, tramite la decriptazione di alcuni termini utilizzati per dissimulare armi e stupefacenti, di tracciare la mappa completa dei viaggi e delle persone coinvolte. La droga veniva indicata per lo più con i termini «stereo, bella mora, ragazza, macchina», le armi invece con «moto e calcolatrici», fino all’affermazione più fantasiosa, del tenore: «9 anni e cammina per 21», per indicare un’arma calibro 9 per 21. Le sostanze venivano spedite in pacchi e, a Santena, venivano consegnate a un panettiere del luogo che fungeva da punto di riferimento. Gli arresti sono stati eseguiti tra Torino, Roma, Napoli e Reggio Calabria, con la collaborazione delle squadre mobili locali e del Reparto prevenzione crimine Piemonte–Valle d’Aosta.
Il traffico, riconducibile alla ‘ndrangheta, sarebbe stato gestito anche da altre nove persone già bloccate nel corso delle indagini avviate due anni fa: il primo maggio 2012 erano stati arrestati Domenico Iovino, Ornella Perna e Giuseppe Scruci. Il 12 marzo 2012 il gip di Ravenna aveva poi disposto il fermo d’indiziato di delitto di altri pregiudicati calabresi: Giuseppe e Antonino Commisso, Eduardo De Francesco, Giovanni Gentile, Giuseppe Pellegrino e Girolamo Macrì.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal giudice Massimo Scarabello su richiesta del procuratore aggiunto Sandro Ausiello e dal sostituto Antonio Smeriglio. Dichiarate estranee alla vicenda le compagnie cui appartenevano i pullman di linea su cui viaggiavano droga e armi. (0040)

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