CATANZARO Scongiurato quasi del tutto il taglio dei treni regionali. Dopo le polemiche dei giorni scorsi la Regione Calabria è riuscita a reperire circa 30 milioni necessari per mantenere in vita i collegamenti regionali. Lo hanno assicurato stamani, a Catanzaro, la presidente facente funzioni della Regione, Antonella Stasi e l’assessore regionale ai Trasporti Luigi Fedele. La soppressione delle tratte ferroviarie era sta decisa dalla stessa giunta regionale nello scorso mese di aprile. Spetta, infatti, alla Regione, in qualità di committente e finanziatore del servizio, decidere il volume e le caratteristiche dei treni regionali da effettuare. A causa di una minore disponibilità di risorse economiche, con la delibera 124 dell’8 aprile 2014, la giunta aveva stabilito «l’adeguamento dei programmi di esercizio dei servizi affidati a Trenitalia, con riduzioni dei servizi sulle linee a più bassa domanda servita». Pertanto, sulla base delle indicazioni contenute in quella delibera, Trenitalia aveva predisposto un piano di riorganizzazione dell’offerta ferroviaria regionale con la soppressione di numerosi treni sia sulla tratta jonica che su quella tirrenica. Ora nelle pieghe dell’assestamento di bilancio la Regione ha racimolato i 30 milioni di euro che serviranno a mantenere in vita la gran parte delle linee che sarebbero dovute scomparire. «I tagli delle corse dei treni erano stati previsti – ha detto Fedele – quando ad aprile era stata fatta una delibera che teneva conto della mancanza, in quel momento storico, di fondi necessari a garantire il mantenimento dei servizi fino a fine anno. Con l’assestamento di bilancio, però, abbiamo individuato una somma notevole rispetto alla quale abbiamo ottenuto l’ok della giunta in vista del via libera nella riunione del Consiglio regionale in programma per il 25 giugno. Avendo reperito questi fondi rimarranno tali e quali le corse Sibari-Metaponto, Reggio-Roccella-Catanzaro Lido. Il collegamento tra Lamezia e Catanzaro verrà garantito da quattro corse su ferro e due su gomma, con nessun disagio per l’utenza. Nella tratta Rosarno-Tropea-Lamezia abbiamo ridimensionato il taglio che riguarderà solo due corse con la novità per la stagione estiva, attuata insieme all’assessorato al Turismo, di un collegamento extra dai tre aeroporti calabresi alle varie località turistiche». «Al di là delle polemiche – ha detto ancora Fedele – che molti alimentano senza rendersene conto possiamo dire di avere evitato un disagio forte ai cittadini e ai lavoratori. E comunque i piccoli tagli attuati saranno, comunque, provvisori perché da gennaio si tornerà alla normalità». La presidente facente funzioni, Antonella Stasi, ha inoltre anticipato che mercoledì si terrà un nuovo incontro con i vertici di Trenitalia per i treni a lunga percorrenza che sono stati da tempo cancellati. «È stato anche chiesto un incontro anche con Rfi per discutere dei tagli infrastrutturali che la società sta facendo in Calabria. Tagli che non sono ritenuti assolutamente congrui dalla Regione e, soprattutto, non sono compatibili con quello che è il programma di investimenti che stiamo facendo su impulso del presidente Scopelliti che ha previsto 80 milioni per l’elettrificazione della jonica mentre Rfi taglia e impoverisce le stazioni. C’è da dire che, molto probabilmente, qualche stazione chiusa recentemente, e mi riferisco a quella di Crotone in particolare, sarà riaperta entro il prossimo agosto». «Va detto che la Regione – ha aggiunto Stasi – è in difetto con Trenitalia per i debiti pregressi che provengono dal passato e per i quali, comunque, sono stati pianificati i pagamenti. Anche per questo, chiediamo migliori servizi sui treni e, magari, la sostituzione di alcune vetture».
Il futuro dei trasporti calabresi resta però in bilico, il sistema rischia di collassare entro la fine dell’anno. La Stasi e Fedele hanno lanciato un appello affinché il gobverno nazionale sblocchi i 60 milioni di fondi Fas che la Regione ha chiesto di poter utilizzare per il trasporto pubblico locale. «Da otto mesi, assieme al ministro Lupi – ha detto Fedele – abbiamo proposto un decreto che lo stesso Lupi ha portato al Consiglio dei ministri. A dicembre era stato approvato assieme al SalvaRoma; successivamente, purtroppo, è stato rimesso in discussione. Quindi, è stato riproposto ma ha incontrato le resistenze dell’allora ministro Delrio, oggi sottosegretario alla Presidenza del consiglio. Mi auguro che, adesso, il sottosegretario possa rivedere la cosa sotto un’altra ottica capendo che per noi è indispensabile avere approvato il provvedimento». «Con il decreto, in sostanza – ha aggiunto Fedele – abbiamo chiesto di utilizzare 60 milioni di fondi Fas che, voglio rammentarlo, sono fondi già destinati alla Calabria, da utilizzare in tranche da 20 per il triennio 2013-2015, per il trasporto pubblico locale. Ciò perché non si riuscirà a coprire tutto l’arco dell’anno. Adesso stiamo riproponendo il decreto e ci aspettiamo che anche il centrosinistra lo faccia suo. Il problema difatti non è del centrodestra o del centrosinistra, ma di tutta la Calabria. Su questo aspetto ho incontrato grande disponibilità da parte del ministro per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta che ha preso a cuore la situazione. Mi auguro che essendo il mio partito l’Ncd e il Pd assieme al governo questa volta si possa trovare la giusta soluzione. Viceversa avremo veramente dei problemi a coprire economicamente gli ultimi due mesi dell’anno con conseguenze immaginabili».
g.m.
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