REGGIO CALABRIA La Commissione speciale di vigilanza è stata convocata per il prossimo 19 giugno, alle ore 12 a Palazzo Campanella. All’ordine del giorno dei lavori, il presidente Chizzoniti ha posto per l’esame dell’organismo importanti e delicate questioni. La Commissione, infatti, esaminerà la deliberazione della sezione calabrese dei Corte dei conti numero 26/2014 avente ad oggetto i rendiconti dei gruppi consiliari; le audizioni delle rappresentanze del terzo settore e il dipartimento Politiche sociali della giunta regionale anche alla luce della recente sentenza pronunciata dalla Corte di appello di Catanzaro in ordine alla dotazione del Fondo sociale regionale.
Inoltre, saranno auditi i sindacati con riferimento alla vertenza Calabria it; il commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria in relazione al pagamento dei crediti rivendicati dall’associazione “Villa Betania” onlus e dai centri similari e in merito alle modalità di conferimento nella stessa Asp degli incarichi apicali e non e anche per conoscere le iniziative assunte finalizzate alla soluzione della delicatissima problematica sollevata dall’Associazione Unasan. «È una seduta che si prospetta particolarmente importante – ha detto il presidente Chizzoniti – con particolare riguardo all’esame della determinazione della Corte dei conti, su cui, sono certo, la Commissione elaborerà una doviziosa quanto deferente risposta istituzionale tesa al doveroso chiarimento di molti equivoci. Inoltre, intendo sottolineare lo sforzo che anche questo organismo ha posto in essere per assicurare a centinaia di famiglie calabresi e alle strutture del terziario sociale che erogano servizi di assistenza, continuità delle prestazioni e, infine, chiederemo al commissario straordinario dell’Asp 5 di conoscere i criteri ispiratori adottati per l’assegnazione degli incarichi di direzione nell’ambito dei servizi di competenza della stessa Asp, nonché lo status dell’iter procedurale volto alla realizzazione delle “strutture di sicurezza alternative alla detenzione” di cui alla legge 81/14. Mentre per quel che riguarda la sistematica violazione della legge regionale 24/13 che tutela i livelli occupazionali dei numerosi dipendenti di Calabria it, quella parte della politica e i sempre più mortificati 132 dipendenti che credono nella giustizia attendono risposte dalla Procura della Repubblica adita in mancanza delle quali in Calabria evidentemente le leggi regionali possono essere impunemente considerate “carta straccia” emulando l’arrogante Otto von Bismark che tali riteneva i trattati di pace».
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