CATANZARO «Che fine hanno fatto gli interventi previsti dal “contratto istituzionale di sviluppo (Cis)” per la velocizzazione della direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, così come previsti da un accordo siglato il 18 dicembre 2012, tra il ministero per la Coesione territoriale, le Regioni Campania, Calabria, Basilicata e l’amministratore delegato della società Rfi?». Lo chiede, con un’interrogazione urgente al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lupi, Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione Agricoltura alla Camera. «Si tratta di un’aggregazione d’impianti di tecnologia avanzata – aggiunge – destinata al controllo della circolazione dei treni per tutta la direttrice Salerno-Reggio Calabria che, a regime, potrebbe impiegare almeno 80 unita’ lavorative di alta professionalità. L’opera, di grande rilevanza per il territorio calabrese, tarda ad essere appaltata e si comincia a temere che possa non essere realizzata a causa dei consistenti ritardi realizzativi, a seguito dei quali Rfi avrebbe manifestato l’intenzione di realizzare il progetto a Roma. L’eventualità della mancata realizzazione, in Calabria, delle opere programmate, comporterebbe un pesante arretramento dell’insieme dei processi di crescita e di sviluppo economico e sociale del territorio». «Il segretario confederale della Cisl, responsabile per il Mezzogiorno e le politiche di sviluppo territoriali, Luigi Sbarra, anche su indicazione delle strutture territoriali e categoriali, ha espresso – fa sapere Oliverio – con una lettera del giugno 2014 al Ministro interrogato la forte preoccupazione per il rischio concreto che non venga realizzato il sottoprogetto SP07 relativo alla realizzazione di un posto centrale unico Dci-Dote a Reggio Calabria, ovvero un’aggregazione d’impianti di avanzata tecnologia, finalizzata al controllo della circolazione dei treni per tutta la direttrice Salerno-Reggio Calabria. La Calabria, e le regioni confinanti, non possono permettersi di perdere l’importante occasione di sviluppo e di crescita economica ed occupazionale» e per tali ragioni chiede al governo «quali iniziative urgenti intenda assumere per scongiurare la concreta eventualità che i progetti non vengano realizzati e se intenda far sì che società Rfi garantisca il rispetto del programma e del cronoprogramma degli interventi previsti dal contratto istituzionale di sviluppo, condivisi e già finanziati con delibera dal Cipe ormai da più di un anno, tenuto conto che il progetto rientra tra i 111 progetti di recente ammessi a finanziamento da parte dell’autorita’ di gestione del programma operativo nazionale reti e mobilità 2007-2013». (0050)
x
x