REGGIO CALABRIA Potrebbero finalmente aver trovato eco gli innumerevoli esposti e denunce presentati dal presidente della commissione regionale di vigilanza Aurelio Chizzoniti sull’apparentemente interminabile limbo dei lavoratori di Calabria it, destinati – sulla carta – ad essere assorbiti in Fincalabra, ma oggi a un passo dal licenziamento. A rispondere alle numerose, pubbliche sollecitazioni del noto avvocato – che dopo aver inutilmente chiesto spiegazioni all’ex presidente della finanziaria regionale, ha deciso di adire a vie legali – sono stati i militari della guardia di finanza di Reggio Calabria e di Catanzaro, che in giornata si sono presentati negli uffici di Fincalabra del capoluogo di regione e della città dello Stretto per acquisire atti e documenti. Al centro del blitz delle Fiamme gialle, atti, documenti e delibere riguardanti il dramma dei 132 lavoratori di Calabria it, società “in house” controllata dalla Regione attraverso la finanziaria Fincalabra, specializzata in promozione imprenditoriale. L’azienda è in liquidazione da mesi e, secondo quanto stabilito da una legge regionale, il personale avrebbe dovuto essere trasferito alle dipendenze di Fincalabra. Un obbligo mai ottemperato – nonostante le proteste di lavoratori e sindacati – dagli ormai ex vertici della finanziaria regionale, che nonostante siano decaduti il 14 aprile scorso, secondo quanto denunciato sindacati e dipendenti, non avrebbero smesso di firmare atti e delibere, che non hanno fatto altro che ingarbugliare ulteriormente la situazione.
A fianco dei lavoratori di Calabria.it si è schierato da tempo Chizzoniti, che al riguardo ha presentato tre esposti alla Procura di Catanzaro, ma ha soprattutto ingaggiato un vero e proprio braccio di ferro con i vertici di Fincalabra e con il suo ex presidente Umberto De Rose. Ma oggetto degli strali del presidente della commissione di vigilanza è stato anche l’ex sindaco di Reggio Calabria sciolto per mafia Demi Arena, oggi divenuto assessore regionale alle attività produttive, che sulla questione – hanno più volte denunciato i sindacati – ha sempre mantenuto un “colpevole silenzio” e un’altrettanto colpevole disattenzione, permettendo al presidente e al vice di Fincalabra di dare mandato al commissario liquidatore, Attilio Funaro, per procedere ai licenziamenti. E proprio per domani, sulla questione, sembra essere programmato un nuovo scontro fra l’assessore e il presidente della commissione di vigilanza. Nonostante Chizzoniti avesse già da tempo programmato l’audizione dei rappresentanti sindacali a Reggio, proprio per domani, ma giusto un’ora prima dell’appuntamento reggino, dall’assessorato alle attività produttive è arrivata una convocazione urgente degli stessi sindacalisti a Catanzaro.
La vertenza dei 132 lavoratori di Calabria.it non è che l’ultima delle grane che hanno interessato Fincalabra e il suo presidente. Nei mesi scorsi, l’ex presidente Umberto de Rose è finito al centro di un’indagine aperta dal pm Carlo Villani della Procura di Catanzaro anche sulla base degli innumerevoli esposti di Chizzoniti, che fin dai primi mesi di mandato si è interessato alle curiose assunzioni fatte da Fincalabra. Contratti e collaborazioni che devono essere sembrate non troppo regolari anche all’ufficio giudiziario catanzarese se è vero che a carico di De Rose e di altri sette tra componenti del Cda e commissione esaminatrice, la procura ipotizza i reati di abuso d’ufficio e minacce. Tra le assunzioni ritenute irregolari e finite nel mirino della procura c’è anche quella di Lory Gentile, figlia del senatore Tonino, del Nuovo centrodestra.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it
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