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CALABRIA BENGODI | Il Pd: «Ora Stasi riferisca in commissione»

REGGIO CALABRIA A seguito delle risultanze degli ispettori del ministero dell’Economia contenute nella relazione sulla verifica in materia di scostamenti dagli obiettivi di finanza pubblica e sulla…

Pubblicato il: 20/06/2014 – 16:55
CALABRIA BENGODI | Il Pd: «Ora Stasi riferisca in commissione»

REGGIO CALABRIA A seguito delle risultanze degli ispettori del ministero dell’Economia contenute nella relazione sulla verifica in materia di scostamenti dagli obiettivi di finanza pubblica e sulla verifica amministrativo contabile delle spese relative al personale della Regione Calabria, i consiglieri regionali del Pd Sandro Principe, Demetrio Naccari Carlizzi e Antonio Scalzo hanno inoltrato formale richiesta di convocazione urgente della commissione Bilancio con all’ordine del giorno l’audizione del presidente della giunta facente funzioni Antonella Stasi.
«La giunta regionale – dichiara Naccari Carlizzi – a seguito delle relazioni shock della Ragioneria dello Stato, ha il dovere di riferire in commissione. Il contenuto della relazione, specie la parte sulla gestione del personale, e’ gravissimo e merita provvedimenti urgenti. Come da me segnalato con interrogazioni al presidente della giunta sulle modalità di conferimento degli incarichi dirigenziali di livello generale e non e sulla mancata applicazione del d.lgs n.165 /2001 gli ispettori ministeriali si sono trovati di fronte a dirigenti senza titoli, remunerazioni fuori norma, esterni chiamati alla Regione contro ogni principio, un campionario da fare impallidire il modello Reggio prima versione, e non era semplice».
«La relazione sulla spesa del personale della giunta e del Consiglio, – prosegue Naccari Carlizzi- prende come arco temporale di riferimento gli anni dal 2008 al 2013, anche se non mancano riferimenti a periodo ancora precedenti. Dalla lettura ne esce un quadro desolante di una gestione del personale fuori da ogni regola e norma che disciplina tale materia, violando spudoratamente principi fondamentali, anche di livello costituzionale che presidiano l’amministrazione del personale dipendente della pubblica amministrazione.
In sostanza il rinnovamento, il cambiamento di gestione tanto osannato non c’è stato, anzi la gestione a tutti i livelli del personale regionale non solo ha mantenuto errori del passato, quanto ha prodotto irregolarità marchiane, dalla indiscriminata e illegittima gestione dei fondi per il salario accessorio sia del personale dirigente che non dirigente, dal mancato rispetto dei limiti di spesa, dalla illegittima erogazione di indennità per il personale delle strutture ausiliarie, ma soprattutto per le nomine di dirigenti esterni in aperta violazione delle norme che prevedono un avviso pubblico, una comparazione degli aspiranti e adeguata motivazione della individuazione e nominando persone prive dei prescritti requisiti».

«Ci sono voluti gli ispettori ministeriali – prosegue l’esponente del Pd – per confermare quanto evidenziavo nelle interrogazioni ancora senza risposta, sulle indennità aggiuntive per “ignoranza e superficialità” e sulla sospensione delle nomine di dirigenti per l’assenza di procedure comparative, ad elencare tutti gli incarichi illegittimi (ben 30) indicandone uno per uno i motivi . Si parte dal dirigente generale della presidenza della giunta, cinque pagine che illustrano vizi e le irregolarità relativi alla mancanza in primis della qualifica dirigenziale, poi dell’esperienza quinquennale nella qualifica dirigenziale, a cui viene affidato persino la funzione di segretario generale pur non avendone i requisiti ed attribuite maggiorazioni delle indennità assolutamente illegittime per oltre 700mila euro, ovviamente da restituire».
Naccari Carlizzi ricorda che «il lungo elenco comprende tra gli altri quello di dirigenti per i quali è stato inviato avviso di garanzia all’assessore al Personale, il direttore generale del Bilancio, dell’Avvocatura cui vengono attribuite indennità non dovute, il direttore generale dell’Urbanistica, il già dg delle Attività produttive, il già direttore dell’Audit e il dg dell’agricoltura, il Dg attuale delle Attività produttive, il dirigente della SUA, e ovviamente non poteva mancare nell’elenco il dipartimento dei Controlli che evidentemente non riesce a controllare granché!». 
«Insomma – conclude Naccari Carlizzi – una relazione sicuramente da leggere e approfondire che non credo farà dormire sonni tranquilli agli attuali vertici del dipartimento personale che dovranno ora adottare i necessari atti per porre rimedio a tante violazioni passate e presenti e procedere al recupero di somme erogate che costituiscono un palese danno erariale e che non appena restituite potranno essere utilizzate a coprire i numerosi buchi di bilancio, in primis quello relativo alle cooperative del Terzo Settore, lasciati in eredità dal governo di centrodestra». (0030)

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