COSENZA Ex manager, dirigenti, impiegati: tutti rinviati a giudizio nel caso Asp. Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare Livio Cristofano al termine delle arringhe dei legali degli otto imputanti che dovranno sostenere il processo. Si va dall’attuale (anche se revocato di recente dalla giunta regionale) direttore generale, Gianfranco Scarpelli, a Franco Maria De Rose, suo predecessore (e commissario straordinario), fino all’ex dg Franco Petramala e ai responsabili dell’ufficio legale dell’azienda, Giovanni Lauricella e Maria Rita Iannini. E poi ci sono anche gli avvocati Nicola e Dario Gaetano, i legali che hanno ricevuto gli incarichi. La richiesta di rinvio a giudizio era stata avanzata – ed è stata accolta – anche per Flavio Cedolia, per un periodo direttore amministrativo dell’Asp e secondo gli inquirenti non era in possesso dei requisiti per ricoprire l’incarico dirigenziale.
Il caso è esploso nello scorso inverno, quando la guardia di finanza ha ricostruito tutti i passaggi degli incarichi conferiti in particolare all’avvocato Nicola Gaetano, divenuto una sorta di monopolista nel trattamento delle cause per conto dell’Asp di Cosenza. Quest’ultimo avrebbe ricevuto ben 17 incarichi tra il 2010-2011 dall’allora commissario De Rose, altri 48 dal direttore generale Gianfranco Scarpelli, tra il 2011 e il 2014, per circa un milione di euro. E gli ultimi cinque erano arrivati nel gennaio scorso, nonostante fosse già partita l’inchiesta e gli indagati fossero a conoscenza delle indagini a loro carico. Il primo step delle indagini aveva portato alla sospensione per due mesi del dg Scarpelli.
Il nono imputato, l’ingegnere e dirigente dell’Asp Gennario Sosto, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato: l’udienza è stata fissata per il prossimo 9 luglio.
A chiedere i rinvii a giudizio è stato il pm della Procura di Cosenza Domenico Assumma. (0020)
p. p. p.
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